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“Contributo ai servizi”

Canelli: assegnato il “bonus commercio” a 103 esercizi

Il Comune ha messo a bilancio 58 mila euro destinati alle attività in lockdown

Sono 103 i commercianti ed artigiani che hanno beneficiato di quello che è stato ribattezzato “Contributo ai servizi” messo in piedi da Comune. Nei giorni scorsi la giunta ha approvato il provvedimento che prevede l’erogazione agli aventi diritto. Sono state 116 le domande pervenute, delle quali 65 godranno del contributo massimo di 600 euro mentre 38 di un aiuto economico abbattuto del 20% pari a 480 euro. Tredici le richieste non ammesse.

La misura era stata approvata a fine 2020 con un provvedimento mirato a erogare un “contributo straordinario a fondo perduto per aiuti a favore delle attività economiche in difficoltà per la copertura dei costi sostenuti in conseguenza delle misure adottate per la gestione ed il contenimento dell’emergenza Covid19”.

I ristori erano previsti per gli “esercizi di vicinato”, bar, ristoranti, gelaterie, pasticcerie, barbieri, parrucchieri, centri benessere, chioschi ed edicole. Con un secondo documento, lo scorso febbraio, la platea era stata ampliata al “commercio al dettaglio ambulante non alimentare svolto come attività prevalente” con sede in Canelli, palestre indicate da apposito codice Ateco, e discoteche e sale da ballo con superficie superiore a 250 metri/quadri.

In bilancio erano stati riservati poco meno di 58 mila euro. «Sono fondi giunti dal governo e che abbiamo deciso di mettere a disposizione dei commercianti che non hanno potuto lavorare in questi mesi» aveva spiegato nell’illustrare l’iniziativa Giovanni Bocchino, che oltre a turismo e manifestazioni ha la delega al commercio. Aggiunge l’assessore, che ha dovuto mettere nel cassetto molte iniziative che aveva in animo a favore del commercio cittadino: «Questo bonus mirato è certamente un aiuto, non risolutivo, ma un supporto alle attività in difficoltà.

Soprattutto, vogliamo far sentire la vicinanza dell’amministrazione comunale al settore che più di altri soffre gli effetti collaterali della pandemia».
Intanto, il neonato Distretto del commercio di Monferrato, Astesana e Langa Astigiana ha inviato in Regione la domanda di riconoscimento per l’accesso ai contributi.

Nella foto, uno scorcio di Piazza Cavour.

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