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Canelli: avvistato un lupo “disperso” alle porte della città 

Fausto Solito: «Nessun pericolo per l’uomo e gli allevatori sanno come difendersi»
Nei giorni scorsi sui social è apparso il video di un canide, dalle sembianze di un lupo, che se ne andava a spasso alle porte di Canelli attraversando la strada provinciale.

Era davvero un lupo? Abbiamo chiesto un parere al dottor Fausto Solito (foto), veterinario dirigente presso l’Asl di Asti. «Ho visto il video e posso confermare che si tratta di un lupo – risponde – Non c’è da stupirsi. Nella provincia di Asti ci sono due branchi stanziali. I ‘sit in”, dove i lupi fanno la tana, sono uno nel nord astigiano ed un altro tra i parchi della Valsarmassa e Rocchetta. Quello avvistato era probabilmente un lupo in dispersione, cioè un esemplare cacciato dal branco perché appartenente ad una precedente cucciolata. L’animale andrà alla ricerca di un maschio o una femmina per creare un nuovo branco».

E’ pericoloso? «Assolutamente no – risponde Solito – Il lupo, per natura, ha paura dell’uomo. Ci sono state predazioni di animali allevati (l’ultimo, un asinello, qualche mese fa, a Rocchetta Palafea) ma non di domestici. Eventuali attacchi a cani sono giustificati dalla percezione di una reale minaccia; se il lupo si sente in pericolo allora attacca».

L’analisi tocca anche la presenza di altre specie: gli ungulati. «In verità per un lupo non è tanto facile attaccare un cinghiale – continua il dottore – E’ forte, in branco e più veloce. Lo caccia se questo è debilitato, malato o ferito magari da una fucilata di un cacciatore. Lo stesso vale per i caprioli». Non rimangono che gli allevamenti. «Più che altro le bestie al pascolo. Il gregge è la mensa ottimale. Ci sono più prede e maggiore possibilità che l’azione vada a buon fine».

Come ci si può difendere? «Gli allevatori sono stati messi in guardia con una campagna di manifesti e un ciclo di conferenze  – conclude Solito – Lo scopo è renderli edotti degli strumenti di dissuasione, reti elettriche, sonori, o cani da pastore. Non c’è assolutamente un’emergenza e rammento che il lupo è una specie protetta».

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