31 anni fa, nella notte tra il 5 ed il 6 novembre, Canelli fu colpita da un evento che rimarrà impresso nella memoria: la città fu invasa dalle acque del torrente Belbo e devastata. Persero la vita tre persone L’Amministrazione Comunale vuole ricordare quei tristi frangenti dai quali però sono nate un’amicizia fraterna con gli Alpini trentini e una mentalità ossessionata dalla prevenzione del fenomeno alluvionale.
Due gli incontri: il primo si è tenuto il primo novembre al Cimitero, durante la Commemorazione dei defunti delle Associazioni di Volontariato canellesi.
Il secondo si è tenuto ieri pomeriggio alle 18,30 in Piazza della Repubblica. «Ci troveremo per un breve momento civile, con sfilata sul ponte di Corso Libertà e lancio del mazzo di fiori nel Torrente Belbo, a memoria delle tre vittime – hanno anticipato da Palazzo Anfossi – Ha seguito la cerimonia della deposizione della corona di fiori al monumento ai Caduti di Piazza della Repubblica, da parte del Gruppo Alpini di Canelli».
Pensiero rivolto al passato ma sguardo fisso al futuro: «Fare memoria dell’evento alluvionale del ’94 non deve restare un atto vuoto, bensì uno stimolo costante all’approfondimento della conoscenza dei fenomeni naturali che interessano il nostro territorio, così come della prevenzione e della protezione civile» hanno affermato dal Comune.