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Attualità
Situazione in netto peggioramento

Canelli: cinghiali e caprioli, addio colture nelle frazioni 

Numerose le segnalazioni giunte da cittadini delle regioni Castagnole, Marmo, Braglia e Fontanazzo
Ormai arrivati alle porte della città, gli ungulati la fanno da padrone nelle frazioni. Sono giunte numerose segnalazioni da cittadini delle regioni Castagnole, Marmo, Braglia e Fontanazzo. I residenti, ormai abituati a convivere con la presenza di caprioli e cinghiali, negli ultimi due anni hanno visto crescere in modo considerevole i branchi e proporzionalmente i danni. 

«Nel 2023 la situazione è precipitata – spiega Sandra Belletti proprietaria di un terreno agricolo in frazione Marmo – Prima bastava una recinzione in ordinaria, di quelle in rete metallica. Dalla scorsa primavera non si riesce più a contenerli, entrano da una parte ed escono dall’altra. Ce ne sono davvero tanti».

L’orto è diventato un miraggio per i proprietari del circondario. Alcuni “cinghialisti” residenti parlano di due branchi stanziali sempre più numerosi. «La peste suina e le poche battute di contenimento non hanno aiutato – continua l’intervistata – Non è una questione di essere animalisti o meno. Qui i danni sono ingenti e la circolazione è diventata pericolosa».

Sandra Belletti si è anche rivolta alla Provincia di Asti che a mezzo mail ha ringraziato per la segnalazione ed informato che dal 31 gennaio sono iniziate le opere di depopolamento.

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