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Canelli: Claudio Riccabone assessore all’Agricoltura

“La struttura già c’è, ora vorremmo dare più forza alla presenza del Comune nelle associazioni e nei consorzi dei prodotti tipici del territorio”
«Un’altra promessa mantenuta! – gongolano dal gruppo Insieme per Canelli – È nato l’Assessorato all’Agricoltura». La carica è stata affidata a Claudio Riccabone (foto)

«La struttura già c’è, ora cerchiamo di metterci dentro le idee – ci ha spiegato il delegato – L’ufficio Agricoltura è operativo da anni e si occupa di diverse questioni attinenti il mondo agricolo. Con l’assessorato vorremmo dare più forza alla presenza del Comune nelle associazioni e nei consorzi dei prodotti tipici del territorio. Ora che abbiamo il Canelli Docg vorremmo lavorare in termini di promozione e sviluppo dell’enoturismo».

All’orizzonte anche attività di ricerca: «Vorremmo promuovere la conoscenza sulle problematiche delle monocolture in rapporto al cambiamento climatico – continua Riccabone – individuare soluzioni per aumentare la resilienza del territorio individuando quelle colture che meglio si adattano al contesto. Parliamo anche di agricoltura rigenerativa che pensa oltre la vite e la nocciola. Questo non vuol dire abbandonarle ma integrarle nell’ottica di una riduzione dei danni causati al suolo dalle monoculture. E’ un discorso che coinvolge le altre mie deleghe: dissesto idrogeologico ed ambiente».

L’assessore tiene ad evidenziare i risultati ottenuti dalla partecipazione al tavolo tecnico sul lavoro agricolo stagionale: «Abbiamo sostenuto il progetto di un soggetto del terzo settore che ad una concentrazione di braccianti in piccoli centri preferisce un’accoglienza diffusa e dignitosa sul territorio. Il concetto di base è sempre quello dell’integrazione in modo che queste persone possano avere un lavoro continuativo magari anche della formazione».

Caprioli e cinghiali, una piaga per l’agricoltura: «Siamo consapevoli che è un problema serio che però non può essere affrontato solo con gli abbattimenti indiscriminati – conclude Riccabone – È necessario un riequilibrio delle specie selvatiche che influenzi anche la distribuzione degli animali».

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