Canellesi alle prese con la Tasi, la nuova tassa sui servizi indivisibili, la cui prima scadenza era fissata giovedì scorso. Ma solo per i possessori di seconde case: e qui sta il busillis che ha
Canellesi alle prese con la Tasi, la nuova tassa sui servizi indivisibili, la cui prima scadenza era fissata giovedì scorso. Ma solo per i possessori di seconde case: e qui sta il busillis che ha lasciato perplesso più di un contribuente. Complice, anche, il ritardo con il quale sono stati recapitati gli avvisi, arrivati nelle buche a ridosso del giorno in cui la metà del nuovo tributo doveva essere versato. Una cortesia del Comune ai propri amministrati, seppur non ci sia obbligo di legge, che ha generato ancor più apprensione. L'assessore al bilancio Francesca Balestrieri, d'altronde, aveva annunciato che «la distribuzione delle cartelle di pagamento, per un disguido, potrebbe subire un leggero ritardo», mentre gli uffici comunali stavano lavorando per superare le difficoltà contingenti.
E la busta, tanto attesa quanto vituperata, è arrivata tra il 14 e il 15 ottobre. Ma non in tutte le cassette condominiali e le signorili villette che costellano le colline patrimonio Unesco. Scatenando interrogativi e non troppo malcelati malumori tra chi aveva ricevuto il modello e chi no. Stati d'animo esternati secondo la sequenza classica del contribuente: indagine tra i condomini ("anche tu non hai ricevuto la lettera del Comune?"), mappatura dei possessori di comunicazione municipale, suonare il campanello di uno dei (s)fortunati possessori di cartella Tasi, domanda di finta curiosità ("eh, quanto si paga di questa tassa! Non se ne può più!"), recepimento informazione della cifra dal tasizzato, brivido freddo lungo la schiena. Ultima tappa, la telefonata all'Ufficio tributi o direttamente a far la coda davanti allo sportello per chiedere lumi. Tra i tanti canellesi che hanno scelto di dirimere i dubbi direttamente con gli impiegati comunali c'era anche chi, per un motivo o per l'altro, dell'importo da pagare non capiva un acca.
Signora, divertita, sventolando il modello F24: «Dovrei versare un euro di acconto? Se non lo pago mi mettono la mora? Di quale importo?». Altra musica per colui che s'era trovato, tra un codice tributo e l'altro, cifre iperboliche che mai avrebbe pensato. Una vasta umanità, insomma, che per un motivo o per l'altro dalla Tasi non sa come uscirne. Spiega, diligente e pacato il sindaco Marco Gabusi: «Al momento abbiamo recapitato le cartelle di pagamento ai possessori di seconde case ovvero di tutte quelle proprietà non assimilabili alla prima casa. Per queste ultime abbiamo prorogato il pagamento al 16 dicembre. Dunque, tutti riceveranno con congruo anticipo gli avvisi. In tale data dovrà essere versato il saldo anche per le abitazioni non principali».
Giovanni Vassallo