Profondo cordoglio ha destato, in città, la scomparsa di Pietro Cavagnino, fondatore con Antonio Gatti della Cavagnino&Gatti, una delle prime aziende dell’indotto enomeccanico con un’etichettatrice innovativa che ha dato impulso al Distretto della Valle Belbo. Imprenditore molto noto “ha passato la sua vita condividendo l’amore per la famiglia con quello per il lavoro, compiuto con grande ingegno ed applicazione” lo ricordano famigliari ed amici.
Aggiungono alcuni ex dipendenti: “Pietro è stato uno dei primi costruttori di quelle macchine per l’enologia che mancavano in un paese vitivinicolo come Canelli. Nella sua officina hanno trovato lavoro molti ragazzi che hanno imparato un mestiere promettente. Cavagnino è stato un padre per questi giovani, rispettato e amato. Grazie al suo insegnamento molti di questi, a loro volta, si sono costruiti un futuro di grandi risorse aprendo un’officina. Quest’industria tecnologica ha portato Canelli ad essere famosa nel mondo”. Al cordoglio si sono uniti, ai suoi funerali, tutti quei suoi operai riconoscenti.