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Canelli, fiera di San Martin: matrimonio tradizione e futuro

Tradizione in primo piano: verranno riproposti alcuni spaccati dei tempi andati
Arrivano le manifestazioni che, tra autunno e inverno, caratterizzano la stagione degli eventi canellesi. Apre, domenica, la Fiera di San Martin. «La Fiera ha una propria valenza storica – spiega l’assessore a turismo, manifestazioni, cultura e commercio Giovanni Bocchino -. I primi giorni di novembre, come riportato negli Statuti di Canelli, erano il momento in cui i mezzadri scendevano in città per chiudere nuovi contratti ovvero ribadire quelli già in atto per la succesiva stagione agricola». Usanza tramandata nel tempo che, ancora sino a metà ‘900, era consolidata.

«In quelle giornate, dopo aver stipulato i contrati, si faceva festa: musica, ballo, le giostre per i più piccoli. E poi le abbuffate. Il piatto tipico era la trippa, busecca in dialetto. Osterie ma, anche, banchi improvvisati proponevano la specialità, cucinata in molti modi». Il programma messo a punto dall’amministrazione comunale, ente organizzatore con Enoteca Regionale di Canelli e dell’Astesana, pesca proprio dalla tradizione riproponendo alcuni spaccati dell’epoca. Dalle 8 nelle vie del centro cittadino apre la fiera, con un centinaio di bancarelle che propongono diverse tipologie di prodotti: da quelli più commerciali alle tipicità locali sino all’artigianato. Dalle 10 alle 12 il concerto itinerante della Banda Musicale Città di Canelli diretta dal maestro Cristiano Tibaldi farà da contorno all’evento.

Presso l’info point di piazza Cavour l’Enoteca Regionale di Canelli e dell’Astesana propone degustazioni di vini dei produttori associati. Ciò anche in occasione della Giornata Mondiale dell’Enoturismo che si svolge quel giorno e coinvolge anche Canelli, città Patrimonio dell’Unesco. Ampio spazio è dedicato alla gastronomia, con i piatti della tradizione. Le due Pro loco canellesi propongono le proprie specialità: la Pro loco di Canelli la classica farinata, piatto povero ma di grande gusto e sempre gradito. La Pro Loco Antico Borgo Villanuova, invece, nel proprio stand cucinerà la “busecca””, minestra di trippa con porri e patate abbinata alle “friciule”.

Nei ristoranti cittadini è il tempo delle specialità con i prodotti di stagione: tartufi, anche se la raccolta va a rilento, i porimi cardi “gobbi”, la cacciagione e quanto propone lamterra. Non mancano le attrazioni, per piccoli ma anche per i più grandicelli. In piazza Gancia, infatti, funzionerà a pieno regime il luna park. Festa sì senza dimenticare la cultura, momento ricco di appuntamenti legati al territorio, con una serie di mostre di grande qualità.

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