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Un'immagine tratta dal video della corsa incriminata
Attualità

Canelli: figuraccia per la “corsa della vergogna”

La “corsa della vergogna”, come molti hanno definito i campionati italiani dei 10 chilometri su strada che domenica scorsa si sono svolti a Canelli, ha lasciato strascichi polemici che vanno ben oltre l’evento sportivo

Figuraccia a Canelli per la “corsa della vergogna”

La “corsa della vergogna”, come molti hanno definito i campionati italiani dei 10 chilometri su strada che domenica scorsa si sono svolti a Canelli, ha lasciato strascichi polemici che vanno ben oltre l’evento sportivo. Cadute, errori di valutazione sul percorso, improvvisazione hanno fatto appassire quel fiore all’occhiello che la Capitale del Moscato e dello Spumante pensava di appuntarsi.
Una pecca nell’immagine della città e del territorio Patrimonio dell’Unesco, con tanti sponsor privati che avevano creduto e sostenuto un’iniziativa che per la prima volta approdava tra le colline del Moscato.
“Pasticciaccio” che ha creato irritazione anche a Palazzo Anfossi, tanto che il sindaco Paolo Lanzavecchia ha diramato un comunicato stampa ufficiale con l’intento di smorzare la ridda di voci negative e chiarire le posizioni dell’amministrazione comunale.

Interviene il Sindaco

«Ci si aspettava a Canelli una bella giornata di sport, di sano agonismo di festa e di promozione per il nostro Comune – dice il sindaco – così non è stata la domenica dell’8 settembre in occasione dei Campionati Italiani di corsa su strada. Come noto a causa di evidenti problematiche nello svolgimento della gara, la cui organizzazione era domandata alla società organizzatrice A.S.D. Brancaleone di Asti sotto l’egida della Federazione Italiana di Atletica Leggera (FIDAL) con i propri direttori di gara, si sono verificate, oltre ad irregolarità di conduzione della corsa, alcune cadute di atleti che hanno necessitato il loro trasporto in ospedale. A riguardo- precisa -, l’amministrazione porge i più sentiti auguri di guarigione agli atleti Pietro Riva, Yassin Choury e Giovanni Barchieri, i quali hanno riportato lesioni, per fortuna non gravi, durante la caduta alla partenza. Senza entrare nel merito delle responsabilità, ci teniamo a sottolineare che l’amministrazione ha svolto in maniera egregia i compiti ad essa assegnati in materia di sicurezza stradale e di viabilità. Ed infatti – prosegue il sindaco – , anche in occasione della gara di domenica scorsa la Polizia Municipale unitamente agli amministratori ed ai volontari coinvolti dal Comune hanno dato dimostrazione di un’ottima organizzazione, effettuando un impeccabile controllo di conformità del manto stradale e di chiusura delle strade, fornendo all’organizzatore dell’evento transenne, jersey, corde, segnaletica nonché le strutture richieste dagli atleti quali gazebo e spogliatoi ubicati al Palazzetto dello Sport. Nonostante questo impegno profuso dell’amministrazione e dei volontari, l’evento per i noti fatti che sono successi ha avuto una ricaduta negativa sul territorio, causando tra l’altro gravi danni di immagine alla città, associata ad un episodio che ha creato non poche polemiche. Compito dell’amministrazione – conclude – sarà quello di recuperare l’immagine del nostro territorio, eventualmente organizzando un evento per il prossimo anno sotto l’egida della stessa Città di Canelli, affinché gli atleti presenti possano dimenticare la suddetta brutta giornata».

Mugugni per il centro cittadino “blindato”

Sin qui la nota ufficiale. Ai canellesi è rimasto un sentore di perplessità. Molti, il fine settimana scorso, si sono chiesti, anche un po’ ingenuamente, “ma non ci sono locandine della corsa?”. A tanti la chiusura delle strade dalle 7 del mattino, che ha messo out buona parte della viabilità, non è piaciuta. Disagi digeriti con la promessa di visibilità dell’evento sportivo (i volontari, toccato con mano, lungo il percorso hanno convinto in più di un’occasione i residenti a non invadere il percorso con l’auto).

Danno di immagine

L’epilogo è stato, purtroppo, il contrario. Chi ha assistito alla gara poco ha capito di quanto accadeva, tanto che si sono chiesti “ non ci sono le macchine da verdarame a spruzzare di vino gli atleti?” pensando di trovarsi in una versione small e rivista della Wine Run. Corsa, quest’ultima, che utilizzava postazioni di amplificatori sparsi in vari punti della città che annunciavano quel che stava accadendo.

Nemmeno i canellesi sapevano  di cosa si trattasse

“In disu gnente, Chi ù l’è cu cur?” (Non ci dicono nulla. Chi è che corre?”) ammettevano, un po’ spaesati, chi in periferia vedeva transitare veloci come gazzelle uomini e donne in pantaloncini. Il sindaco Paolo Lanzavecchia, fair play e pragmatismo, lo ribadisce: «Cercheremo di recuperare questo brutto scivolone. Ne va della nostra credibilità».

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