Sono sul piede di guerra i residenti al numero 24 di corso Libertà del condominio "Bellotti". Un palazzo storico, signorile ed elegante, costruito nel primo Novecento e che circa tre anni
Sono sul piede di guerra i residenti al numero 24 di corso Libertà del condominio "Bellotti". Un palazzo storico, signorile ed elegante, costruito nel primo Novecento e che circa tre anni fa ha ricevuto una sorpresa, poco gradita. La comunicazione, cioè, dell'intenzione dell'amministrazione comunale e della società Acque Potabili di realizzare una vasca di decantazione delle acque nere nel cortile del palazzo. In due parole, una fogna.
Ai condomini era stato spiegato, tramite comunicazione, che di lì a poco si sarebbe avviata una fase di progettazione della vasca interrata e che avrebbe raccolto le acque nere dei condomini a monte del palazzo. «All'epoca gli inquilini (il palazzo conta cinque famiglie, due studi professionali, un laboratorio di acconciatori e quattro negozi commerciali al pian terreno) avevano chiesto di ottenere un riconoscimento economico per il disagio arrecato, un indennizzo che al momento non è stato concordato» spiega Carlo Vicarioli, commercialista che al Bellotti ha il suo studio.
I condomini temono ora le esalazioni maleodoranti, scaturite dalla vasca una volta terminata. Come se non bastasse, l'anno scorso è stato comunicato l'esproprio della porzione di cortile in cui sarà realizzata la vasca. «Siamo decisi ad intraprendere un'azione di opposizione legale. Contestiamo l'esproprio e la fogna. Siamo convinti che potessero esserci soluzioni alternative e meno invasive» dice Carlo Vicarioli. Nel palazzo regna il malumore, per un provvedimento percepito come imposto dall'alto, senza un confronto democratico.
l.p.