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Canelli: i pizzaioli di Zaffiro quarti alla Dolomiti cup

Un’intera famiglia coinvolta, che eccelle in un’arte appresa dal grande Luciano Sorbillo
«E’ una tradizione culinaria centenaria che siamo lieti di coltivare anche a Canelli» con queste parole Zafirov Kire sintetizza l’attività “Zaffiro” aperta in viale Risorgimento dal 2020. Una passione che affonda le radici nella cucina macedone ed esprime eccellenti risultati nella preparazione della pizza napoletana. «E’ un’arte che abbiamo imparato dal grande Luciano Sorbillo, con cui abbiamo lavorato a Nizza, ed approfondito in diversi corsi ed eventi a Napoli conseguendo la licenza G.P.N. – ci spiega – Per fare una vera pizza napoletana ci vogliono specifici ingredienti di qualità, per l’impasto e per il condimento e lavorazioni particolari». 

La famiglia è coinvolta: Zoranchi, Jadranka, Petar, Sanja e Kire, tutti titolati da scuole e corsi qualificanti. «Nella ristorazione non si inventa niente – sottolinea l’intervistato – si studia e ci si perfeziona continuamente».

Recentemente hanno partecipato alla Dolomiti Cup. «Una fiera riservata ad operatori economici del settore: produttori, industriali, ristoratori – precisa Kire  – C’è anche una gara per piazzaioli divisi per categorie. Noi abbiamo partecipato con una pizza “contemporanea” (con impasto a lievitazione rapida) condita con fiordilatte, salsa di asparagi, stracciatella, fiori e salmone. Ci siamo qualificati quarti (su 180 partecipanti)».

La prossima competizione si terrà a Milano. «I primi dieci faranno la finale a Roma e poi a Las Vegas – anticipa Kire incrociando le dita – Altri progetti? Vorremo portare a Canelli la Pizza Festival ora ospitato a Venezia. Sarebbe una grande vetrina per la nostra città».

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