Per Marco Gabusi quello che si chiude è stato un anno impegnativo, diviso a metà tra la città che amministra dal 2009 e la Provincia. Inaspettato l'incarico di presidente dell'ente di
Per Marco Gabusi quello che si chiude è stato un anno impegnativo, diviso a metà tra la città che amministra dal 2009 e la Provincia. Inaspettato l'incarico di presidente dell'ente di piazza Alfieri, «ma che ho assunto con responsabilità e senso del dovere».
Un 2015 non facile su tutti i fronti, dall'economia ai tagli ai bilanci.
E' vero, ma oramai sono anni che dobbiamo usare il bilancino nelle nostre amministrazioni. Ma per Canelli è stato un anno importante, nonostante le ristrettezze imposte, durante il quale abbiamo portato a casa risultati importanti.
Si riferisce alla rotonda "dei semafori"?
La rotonda è certamente un'opera fondamentale. A chi criticava la viabilità ho sempre detto di pazientare perché con il rondò certamente avremmo risolto alcuni problemi atavici del traffico cittadino. E mi pare stia funzionando.
C'è anche il Pqu.
Il Piano di qualificazione urbana, che ha attirato finanziamenti regionali per 500 mila euro, cambierà ulteriormente il volto del centro cittadino riqualificandone l'area commerciale e turistica. A Canelli arriveranno circa 100 mila euro a fondo perduto sulle domande presentate dai privati per interventi sulle attività: è il finanziamento più importante, e che ha avuto il maggior gradimento da parte dei negozianti in termini di adesioni, rispetto agli undici Pqu finanziati dalla Regione. Senza dimenticare gli 800 mila euro per la riqualificazione della scuola "Specchio dei Tempi".
Un pioggia di soldi inaspettata, mi par di capire.
Inaspettata, ma non troppo. Nelle casse comunali, per investimenti sommando i 200 mila euro per il maquillage dell'Enoteca, sono arrivati 1,5 milioni di euro. Credo sia un bel segnale che ribadisce come, a fronte di progetti validi e seri come quelli che abbiamo presentato, il legislatore o la Regione non rimangono insensibili. Una smentita a chi, dall'opposizione, ci criticava per la nostra scarsa progettualità: i fatti parlano da soli.
Ci sono ancora temi caldi sul tavolo, dall'area pedonale alla questione-vendemmiatori
Sulla pedonalizzazione non torneremo indietro. La rotonda migliorerà certamente la situazione, così come i lavori del Pqu porteranno benefici a tutti compresi gli esercizi commerciali. L'effetto Unesco comincia a farsi sentire in fatto di presenze turistiche. Sui vendemmiatori rimaniamo della nostra opinione: accoglienza, ma mirata. Nessuno deve scaricare sull'amministrazione comunale le proprie manchevolezze.
Che cosa ci riserverà il 2016?
Con la ristrutturazione dell'Enoteca restituiremo alla città un luogo importante sotto il profilo turistico e enologico. Stiamo chiudendo la trattativa con il ristoratore che condurrà il ristorante annesso alla struttura. Pqu e scuola Specchio de Tempi sono lavori oramai impostati che vedranno il compimento nell'anno nuovo.
In Valle Belbo il 2015 è stato un anno tra luci e ombre: l'avvio della ristrutturazione della seconda ala della Casa della Salute di Canelli ma anche tagli ai servizi, vedi il nuovo ospedale di Nizza.
La sospensione della nuova struttura sanitaria dei Boidi è stato un duro colpo per la valle. Dispiace che anni di lavoro adesso siano fermi in una "scatola" di cemento per la quale il futuro è incerto. Incertezza che, anche per il 2016, al momento non sarà fugata. Per la Casa di Salute di Canelli, invece, l'investimento di circa 500 mila euro è un segnale importante perché, prima della prossima estate, la struttura del corpo storico dell'ex ospedale dovrebbe essere ristrutturata per ospitare nuovi ambulatori.
Il traino-Unesco è già un valore e come possiamo consolidarlo sempre di più?
Abbiamo sempre detto che il riconoscimento delle nostre terre Patrimonio dell'Unesco deve essere consolidato nel tempo. Dunque, sempre maggior attenzione al territorio, a come interveniamo su questo, alla cura del paesaggio. Poi c'è tutta la partita legata al turismo. I dati del 2015 sono più che significativi: le presenze e gli arrivi, sia dall'Italia e soprattutto dall'estero, sono aumentati. Dobbiamo, adesso, lavorare sulla creazione di percorsi e di un'interazione tra le varie zone, facendo sì che il turismo mordi-e-fuggi diventi sempre più stanziale cogliendo nuove opportunità.
Che cosa augura ai canellesi e agli astigiani per l'anno che verrà?
Auguro sia un anno dove la "ripresina" economica sia più vigorosa, che le situazioni di incertezza lavorativa si definiscano positivamente, che torni la serenità anzitutto lavorativa e sociale che tutti auspichiamo, trovando strade nuove e rafforzando quelle già esistenti come il turismo legato all'Unesco.
Giovanni Vassallo