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Canelli, il capo della Protezione Civile Borrelli all’inaugurazione di “Io non rischio”

In collegamento virtuale con tutte le sedi d’Italia

Spina dorsale del Paese

Protezione Civile «spina dorsale del Paese in tema di attenzione al territorio» che punta decisamente «alla prevenzione dei rischi ambientali» con una rete di «volontari che operano attivamente sul territorio». E’ stato un omaggio alla “sua” organizzazione quello che il Capo Dipartimento della Protezione Civile Giulio Borrelli ha offerto, domenica mattina, a Canelli inaugurando la giornata “Io non rischio”. Unica manifestazione in presenza in Piemonte, collegata con le altre piazze virtuali, Borrelli è arrivato accompagnato dall’assessore regionale a Infrastrutture e Protezione Civile Marco Gabusi. Con l’ex sindaco di Canelli il Capo dipartimento sabato aveva visitato le aree alluvionate di Cuneese, Verbano Cusio Ossola e Vercellese.

La lezione del 1994

Accolto dal sindaco Paolo Lanzavecchia, dalle autorità civili e militari, da Questore e Prefetto e dal rappresentante di Aipo, ente che gestisce la cassa di espansione, e da tanti cittadini, il primo cittadino, nel ringraziare Borrelli per la presenza in città, ha ricordato come «la Protezione Civile di Canelli sia un gruppo unito, fortemente operativo e attento alle problematiche del nostro territorio. Territorio che si vanta di essere Patrimonio dell’Unesco ma che rivela tutta la sua fragilità in fatto di dissesto idrogeologico da fenomeni alluvionali». Ricordando come «proprio dall’alluvione del 1994 nacque la Protezione civile in città, che in questi giorni è impegnata con un proprio presidio in aiuto della popolazione di Limone Piemonte».
Paolo Lanfranco, presidente della provincia, ha ricordato il ruolo della Provincia «in fatto di prevenzione e cura el territorio grazie anche alla fitta rete di volontari che operano nei vari comuni con grande dedizione e impegno».
Marco Gabusi non si è sottratto al suo ruolo istituzionale con un amarcord «di quando, nei primi mesi del 1995 con la città che si rialzava dal disastro alluvionale di pochi mesi prima, nella ex scuola di Sant’Antonio nasceva il primo nucleo di Protezione Civile grazie alla caparbietà di Franco Bianco».

A Canelli un gruppo coeso e preparato

Ricordando come «in questi anni tutte le amministrazioni comunali abbiano supportato e aiutato il gruppo a crescere e consolidarsi, grazie anche al supporto del comandante della Polizia Locale Diego Zoppini nel supporto logistico e di telecamere di sorveglianza che oggi assicurano una copertura eccellente dell’area».
Giulio Borrelli si è soffermato sulla necessità di insistere sulla prevenzione e informazione: «l’unico modo che abbiamo per evitare situazioni come quelle vissute nei giorni scorsi». Rivelando che il dipartimento sta mettendo a punto una nuova app che, scaricata sul telefonino, avvertirà gli interessati in caso di pericolo e emergenza. Salutando i volontari della Protezione Civile e il capogruppo Arnaldo Aceto «per la preziosa opera che svolgono a favore della comunità».
Visita, poi, alle cattedrali sotterranee di Casa Contratto e alla sede della Protezione Civile con uno sguardo alla cassa di espansione che il responsabile nazionale ha giudicato «opera essenziale per la prevenzione delle piene del fiume». Da parte dell’amministrazione comunale e della Protezione civile è stato donato a Giulio Borrelli targa ricordo e un cesto di prodotti tipici canellesi.

Giovanni Vassallo

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