L’amministrazione Giovine ha restituito alla comunità un museo che offre un’esperienza immersiva, un viaggio multimediale che racconta oltre 150 anni di storia enologica e culturale.
«Il Musa è stato progettato da Eugenio Guglielminetti – continua l’intervistata – è già di per sé un’opera d’arte; inoltre è stato concepito fin dall’inizio come un progetto dinamico, capace di aggiornarsi e trasformarsi nel tempo. Già dotato di tecnologie avanzate (due webcam e sei schermi che trasmettono filmati in più lingue), è una porta d’ingresso per conoscere Canelli e le sue bellezze. Lo abbiamo aggiornato al riconoscimento Unesco».
Cosa ne farete? «Oltre all’esposizione, pensiamo a nuove forme di utilizzo per tutti i canellesi – risponde Tosti – Un polo della creatività con laboratori, percorsi di lettura e ricerca dedicati agli scrittori delle Langhe (Fenoglio e Pavese), ma anche spazio enogastronomico, escape room tematica e luogo interattivo. Non solo un museo, ma un punto di partenza per vivere appieno il Sud Astigiano».