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I dubbi della minoranza

Canelli: «Il nostro bilancio segna un cambio di mentalità»

In consiglio comunale approvato il documento finanziario. Interrogazione orale sull’Enoteca
L’ultimo Consiglio comunale 2024 poteva essere quello del 18 dicembre, ma i dubbi insinuati da Annalisa Conti del gruppo “Prima Canelli” hanno fatto sì che il punto sull’approvazione del Bilancio di previsione 2025-2027 venisse ritirato. «Le minoranze, senza mai entrare nel merito delle cose, provano ad inventare vittorie dove in realtà c’è soltanto un nostro scrupolo. L’approvazione del bilancio procederà regolarmente e velocemente» aveva promesso la sindaca Roberta Giovine (foto) e così, il 28 dicembre, gli eletti canellesi sono stati convocati.

«Il nostro bilancio segna un cambio di mentalità – spiega la prima cittadina canellese – Apparentemente simile a quelli precedenti, nella sostanza e nelle intenzioni non lo è. Ci sono bilanci che si costruiscono intorno a opportunità che generano un progetto; un approccio discutibile che vede l’approvazione di un progetto qualunque solo perché ci sono i soldi e poi porta ad abbattere una palestra per costruire una mensa. Andremo a cercare le opportunità su una mappatura delle esigenze. Non serve un’opera che venga ricordata ma la prospettiva di un cambiamento più radicale».

Una interrogazione orale d’urgenza di Annalisa Conti paventa irregolarità e scarsa trasparenza nella nomina del rappresentante canellese, del consiglio direttivo e del presidente dell’Enoteca Regionale: «Il 21 dicembre è stata convocata un’assemblea senza rispettare i termini statutari e senza che i produttori fossero degnamente rappresentati (poco più del 10%). Deleghe assegnate impropriamente a soci con incarichi direttivi; ma un Comune non dovrebbe fare un bando per raccogliere i curricula e poi votare il nominato? Inoltre mancava il delegato della Regione. Una procedura poco trasparente a cui è seguita la nomina illegittima del presidente».

«Continuiamo a parlare di questioni meramente formali – stigmatizza la sindaca – Non si parla di una elezione ma di una designazione che si perfeziona con un avviso sull’albo pretorio».

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