La storia si ripete. Due anni fa le pagine del nostro giornale avevano accolto la lamentela di chi vive in via Luigi Bosca: «Durante la settimana trovare un parcheggio lungo la strada è come fare “un terno al lotto”». Come mai? Gli stalli sono contesi tra i residenti e i dipendenti della Ramazzotti. «La situazione si è normalizzata per sei mesi, poi è stato un crescendo di occupazione ed oggi siamo al punto di partenza: durante la giornata non si trova un “buco” per la macchina nemmeno a pagarlo oro – lamenta Silvia – La cosa assurda è che la scorsa estate l’azienda ha allargato uno spazio dietro lo stabilimento e realizzato un parcheggio molto grande. Unico “disagio”, ci si arriva facendo un giro più lungo, ma poi i lavoratori hanno l’accesso diretto in ditta. Peccato che lo usino in pochi».
Sono stati contattati anche i vigili: «Ci hanno detto che non possono fare nulla perché la strada è suolo pubblico – ha aggiunto Alberto, un altro condomino – Capiamo, ma è una questione di civiltà e rispetto. Qui siamo diciotto famiglie, con una media di due macchine per nucleo, è assurdo che per il capriccio di qualcuno i residenti debbano impazzire alla ricerca di uno spazio».
Della questione se n’è parlato anche nelle assemblee condominiali e presto si prenderanno contatti con l’azienda.