Oggi non esistono più scenari di degrado simili anche perché autorità e terzo settore si sono dati da fare per trovare una sistemazione dignitosa a questa massa indispensabile di forza lavoro. A novembre scorso l’associazione Caritas Canelli Solidale Odv aveva pensato di andare oltre i semplici posti letto e di proporre un sistema di accoglienza diffusa: il progetto “Social Housing Unesco” finanziato dalla Regione Piemonte e realizzato con Crescereinsieme Onlus. «La nostra associazione fa da soggetto intermedio – spiega Giorgio Penna, presidente della Caritas – cerchiamo alloggi, li affittiamo e poi sublochiamo ai braccianti o alla famiglia. Così evitiamo che i lavoratori stagionali siano costretti a sistemazioni insicure e inadeguate».
Il progetto è ora alla fase operativa e quindi si cercano alloggi da prendere in locazione transitoria; da qui, l’appello: «Chi ha la disponibilità di appartamenti o è a conoscenza di lavoratori che sono a tempo non indeterminato ed in cerca di abitazioni, può segnalarli al numero 327 4488972 o via mail a reomano’.o@crescere-insieme.it».