Sono quasi duemila le firme raccolte contro la viabilità del centro. Duemila cittadini che aderendo alliniziativa di Canelli in centro del gruppo consigliare Canelli Viva di Simona
Sono quasi duemila le firme raccolte contro la viabilità del centro. Duemila cittadini che aderendo alliniziativa di Canelli in centro del gruppo consigliare Canelli Viva di Simona Bedino hanno voluto dire no allinversione dei sensi di marcia e alla pedonalizzazione di piazza Amedeo dAosta, cuore commerciale di Canelli. Liniziativa ha così coinvolto trasversalmente le diverse anime della città, dai residenti ai commercianti, senza per forza volersi legare ad un colore politico ma semplicemente, dicono da Canelli Viva, di voler esprimere un disagio. La quantità di firme raccolte è tale da aver stupito gli stessi organizzatori, i quali chiuderanno la petizione mercoledì 8 aprile. Il venerdì successivo, i consiglieri Simona Bedino, Alessandro Negro ed Elena De Lago depositeranno un ordine del giorno per il Consiglio Comunale di fine mese, al quale verranno allegate anche le firme.
Lo scopo è quello di chiedere allassemblea di rimettere mano alla viabilità, ripristinando la circolazione al modello precedente lestate 2014 ed eliminando, di conseguenza, la pedonalizzazione della piazza e reinvertendo il senso di marcia di via Massimo dAzeglio. «Questa volta non chiederemo al sindaco di decidere ma coinvolgeremo direttamente i singoli consiglieri, di maggioranza e opposizione. Tutti saranno chiamati ad esprimere il proprio voto, a metterci la faccia e ad assumersi le proprie responsabilità nei confronti di un provvedimento fortemente contestato dai cittadini. Per questo invitiamo i canellesi a prendere parte alla seduta del consiglio. Per guardare in faccia chi si ostina a difendere questa viabilità» chiosa Alessandro Negro di Canelli Viva.
A supporto del suo ragionamento, Negro porta un recente fatto: «Mercoledì sera, verso le 18, via Alfieri e via G.B. Giuliani sono rimaste intasate dal traffico per svariati minuti. Questo perché non esiste più lo sfogo di via Roma, che dopo le 17 rientra nellisola pedonale mentre il semaforo posto su viale Risorgimento, particolarmente lento, non permette alle macchine di defluire. E evidente che la viabilità, così impostata non funziona». Ad essere sotto accusa, il modello voluto dallamministrazione comunale ma non lidea di per sé, aggiunge Negro. «Il nostro gruppo è favorevole alla pedonalizzazione del centro. Tutti ci rendiamo conto che se si parla di una politica volta allo sviluppo turistico è necessario offrire ai visitatori spazi interdetti al traffico. Quello che proponiamo, è di ripristinare la viabilità originaria e da lì ripartire con un ragionamento efficace».
Lucia Pignari