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Canelli: «L’ufficio postale riaprirà il 27 febbraio»

Il posticipo della data è dovuto ad un ritardo nella consegna dei materiali

Il protrarsi della chiusura degli uffici postali fa discutere. Il restyling dei locali, figlio del progetto nazionale “Polis”, già all’annuncio, lo scorso ottobre, aveva sollevato non poche lamentele. I canellesi, invitati a recarsi a Calamandrana per il disbrigo delle pratiche precipue della sede, avevano chiesto a gran voce la collocazione di un ufficio mobile per venire incontro ai tanti anziani che ancora si recano allo sportello per ritirare la pensione.

Al “no” di Poste Italiane, l’amministrazione comunale si era ingegnata offrendo ai cittadini un servizio bus gratuito da e per Calamandrana. «Nessuno ne ha usufruito – ha dichiarato dispiaciuto il sindaco Paolo Lanzavecchia – In tanti si sono lamentati, ma poi si sono organizzati in famiglia».

Alla notizia della slittata apertura al 27 febbraio, il primo canellese ha interpellato la società. «Non si possono fare rinvii di 15 giorni – ha piccato – Ho chiesto un termine sicuro in modo che il disagio sia contenuto e certo nei tempi. Dovesse riproporsi, mi riservo di interessare i vertici amministrativi per la tutela dei servizi ai cittadini». Abbiamo chiesto lumi a Poste Italiane: «L’apertura è stata posticipata per un ritardo nella consegna dei materiali – la risposta da Asti – Il termine del 27 febbraio dovrebbe essere certo».

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