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Canelli, nessun allarme per la stabilità del Ponte Goria

L’allarme è scattato nella serata di giovedì quando dall’arco sono caduti, in via Riccadonna, alcuni calcinacci. L’ispezione dei Vigili del Fuoco ha escluso problemi al manufatto. Si lavora per il ripristino dei calcinacci.

“Il ponte Goria è stabile: non ci sono problemi strutturali. E’ una caduta di calcinacci”. Così il vicesindaco Paolo Gandolfo spiega l’allarme, scattato giovedì sera, sotto il viadotto che scavalca il Belbo da viale Italia a via Nizza.

Tutto inizia verso le 18 quando, alla stazione della Polizia Locale, arriva una telefonata: dal ponte sono caduti dei pezzi di cemento in via Riccadonna. Immediatamente il comandante Diego Zoppini allerta la sua squadra e in pochi minuti sono sul posto. “In effetti a terra c’erano pezzi di intonaco. Abbiamo subito chiamato, per precauzione, i Vigili del Fuoco di Canelli per una verifica”.

Chiusura della strada, deviazione del traffico sulla bretella, arrivo da Asti di un gruppo di tecnici dei Vigili del Fuoco, ispezione al manufatto. Ancora Zoppini: “I tecnici non hanno rilevato problemi strutturali né cedimenti: si tratta di caduta di calcinacci. In ogni caso, per prevenire problemi ulteriori, è stata chiusa la strada”. Nella mattinata odierna è già al lavoro una ditta per la verifica di tutta la parte di arco interessata. Il vicesindaco Gandolfo conferma che “non è in discussione la stabilità del ponte. Negli anni siamo già intervenuti rifacendo gli attraversamenti, i marciapiedi e, prossimamente, i baggioli. Il ponte, poi, è sotto la nostra lente d’ingrandimento: abbiamo chiesto un finanziamento al Ministero, che integreremo con fondi comunali, per una restyling generale della struttura”.

La viabilità è modificata: chi arriva da Canelli deve salire la “rampa” per poi immettersi sul ponte così come avviene per le auto in transito da Nizza. Ponte sul quale svetta la big bottle, la grande bottiglia che celebra la nascita, a Canelli, del primo spumante italiano, l’Asti, ad opera di Carlo Gancia nel 1865. Il ponte fu realizzato alla metà degli Anni ’80, inaugurato proprio dall’allora ministro Giovanni Goria, al quale venne intitolato.

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