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Attualità
Mondo del vino

Canelli, Paolo Gennero è il nuovo amministratore delegato di Gancia

Dice: “Puntiamo a far crescere Gancia come impresa globale senza dimenticare Canelli e l’Italia dove abbiamo il più bel negozio”.

La notizia è passata sottotraccia, come si conviene nelle aziende di respiro internazionale. Gancia Spa ha un nuovo amministratore delegato: è Paolo Gennero, 45 anni, da febbraio ai vertici della maison spumantiera canellese. Alessandro Picchi, già presidente della casa di corso Libertà, è stato nominato ad del gruppo alcolico/vodka internazionale.

Paolo Gennero

Manager di lungo corso, laureato, torinese, da 15 anni risiede e lavora a Londra. Nel suo curriculum l’esperienza nel campo del beverage è lunga e prestigiosa. Entra in Martini&Rossi, inizia la sua esperienza in Italia per trasferirsi, poi, in Gran Bretagna. Dieci anni fa conosce Roustam Tariko, fondatore del gruppo Roustam, ed entra a far parte della sua squadra.

<Mi sono sempre occupato di marketing, e rivesto ancora il ruolo di direttore globale del marketing vodka – racconta -. Ma già nel 2012 ho iniziato ad interessarmi di Gancia. Venivo a Canelli almeno due volte al mese. E’ un’azienda che conosco dal di dentro>.
Per la cantina con le catt
edrali sotterranee Patrimonio Unesco dov’è nato il primo Spumante italiano Paolo Gennero ha curato la trasformazione del brand e del packaging. Ora la sfida al comando di una casa vinicola emblema dell’italianità. <La nostra ambizione è di continuare sulla strada intrapresa, ovvero far diventare sempre più Gancia Spa un’azienda globale – spiega -. Questa è un tesoro tutto piemontese ma che deve imporsi come attore mondiale. Già lo stiamo facendo, e il nostro cammino non si ferma. Usa, Est Europa, il Sud Est Asiatico, la Cina, ora l’India sono paesi dove ci stiamo imponendo in modo forte>.

Il mantra, come amava ripetere Picchi, è uno solo: sempre più export. <Senza dimenticare l’Italia – chiarisce Gennero – che è il nostro bel negozio e che deve essere curata bene. Il mercato italiano è difficile, ma stiamo facendo un bel lavoro di qualità soprattutto con il metodo classico e gli spumanti>.

L’occhio al mercato non gli fa difetto. <Le vendite. dopo l’anno della pandemia, sono ripartite bene. Sono convinto faremo un bell’anno, anche perchè le bollicine reagiscono in fretta>.

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