La settimana scorsa un episodio emblematico: «Ad Alba i ragazzi hanno provato a salire sul bus ma, essendo pieno oltre il limite, è stato detto loro di aspettare quello per Costigliole – continua l’intervistata – Una volta arrivati a Neive, l’autista ha detto loro di scendere e aspettare la coincidenza per Nizza (che transita per Canelli). Peccato che fosse già passato! E così noi genitori siamo dovuti andare a Neive con le auto e caricare quanti più ragazzi possibili per riportarli a casa».
Al di là dell’episodio singolo, la lamentela poggia sull’inadeguatezza del servizio rispetto alla richiesta. «Nonostante il costo degli abbonamenti – precisano – Non ci consola il bonus se poi i trasporti sono di questo calibro».
E si torna a parlare di ferrovie. «A Canelli non c’è concorrenza – conclude il comitato – non c’è l’alternativa del treno (anche se a domeniche alterne la stazione si popola di turisti). Le famiglie sono obbligate a servirsi di un’azienda che non si preoccupa dei viaggiatori e chi dovrebbe vigilare sul servizio interviene solo dopo le lamentele».