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Tempi stretti

Canelli: per famiglie e aziende in arrivo l’aumento della Tari

Conti: «Poco tempo per studiare gli atti». Stroppiana: «Decisione nazionale»
Il primo Consiglio comunale dell’amministrazione Giovine ha deliberato l’aumento della tassa sui rifiuti. Dai banchi della minoranza si sono levate perplessità: «Non si può inviare la documentazione relativa alla Tari, una tassa che mette le mani nelle tasche dei canellesi, due giorni prima del Consiglio comunale – ha piccato Annalisa Conti – Sfido i miei colleghi della maggioranza, ad eccezione dei tre con “esperienza”, a capirci qualcosa. Quindi, all’esito, nessuno sa cosa ha votato. Argomenti del genere andrebbero discussi prima in Commissione per capire su chi graveranno gli aumenti. Ci vuole una linea politica con conoscenza dell’argomento. Non è come dice Stroppiana “una ripartizione matematica al pari delle spese condominiali”».

«L’aumento della Tari è una scelta nazionale di Arera – replica il vicesindaco Mauro Stroppiana, responsabile dei tributi – E’ l’adeguamento dei costi pre e post Covid. I Comuni hanno poco margine di manovra. Il mio esempio del condominio è riferito alla tariffa: quando arriva una spesa l’amministratore non può intervenire sul costo totale ma solo su come ripartirlo. Per venire incontro ai cittadini contribuiremo con risorse comunali (108.115 euro) così da limitare l’impatto al 4-6%. Non ci saranno aumenti indiscriminati (come voleva la scorsa amministrazione, prima delle nostre osservazioni) ma sarà una manovra attenta alle famiglie meno abbienti con aumenti annui tra 5 e 25 euro».

Il Consiglio ha deliberato la Tari nonostante il Ministero avesse presentato una proroga della scadenza. «Ho chiesto che, in modo coscienzioso, ritirassero il punto per permettere ai consiglieri di capire cosa si andava a votare». «L’aumento della Tari è stato deciso dall’amministrazione Lanzavecchia – precisa Stroppiana – Dopo le nostre osservazioni in Commissione, il testo è stato modificato ed approvato dalle persone che oggi siedono tra i banchi della minoranza. Perché sprecare un lavoro di valore?».

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