Due interrogazioni orali del consigliere Alessandro Rosso su notizie giornalistiche: «“Badante di condominio”, nome ammiccante ma reale? – domanda – I fondi (45 mila euro) sono stati messi a bilancio? Fanno parte di quelli statali che non volevate versare al Cisa come quota aggiuntiva?». La seconda affronta un presunto «“dare per avere”, un accordo tra Comune e presidente della Pro loco Benedetti per la sua successione».
L’amministrazione si riserva di rispondere per iscritto anche se la sindaca per la Pro loco assicura: «Nessun accordo». I primi due punti all’ordine del giorno attengono a variazioni di bilancio per i progetti di riqualificazione dell’area del peso pubblico per 565 mila euro (500 finanziamento regionale e 65 partecipazione comunale) e della strada Cavolpi per 35 mila euro. «Bene la variazione d’urgenza se motivata – commenta la consigliera Annalisa Conti – Non è corretto attivarsi in ritardo (solo su sollecitazione della Regione) quando del cofinanziamento si sapeva da tempo. È una questione di programmazione: andava nel bilancio di previsione; inoltre l’utilizzo degli oneri di urbanizzazione è assurdo: sottraiamo risorse, tra l’altro non certe alla manutenzione urbanistica e straordinaria (da 200 ne togliamo 65 e poi 79 mila per la pista ciclabile)».
«Da qualche parte i soldi vanno presi – ha replicato l’Assessore Marinella Quaglia – Recupereremo una zona infelice della città. Alla rigenerazione urbana seguirà quella sociale». «Nella palazzina ci sarà l’ufficio di collocamento?» chiede Paolo Gandolfo. «L’idea è di unire due bandi e portare tutto lì» risponde Quaglia. Pista ciclabile Canelli-Alba, figlia di un bando regionale; investimento quasi 12 milioni; cofinanziata la parte eccedente i 10. Canelli spenderà 122.293 euro (35.680 già a bilancio per la progettazione). «Finanziamo l’opera con 86.613 euro: 78.675 oneri urbanizzazione e 7 mila maggiori entrate per alienazioni diritti superficie (immobili di edilizia popolare)» dice la Giovine. «Di nuovo manca la programmazione – tuona la Conti – somme non certe, stavolta anche con i diritti di superficie; solo grazie alla proroga della Regione non si è perso il bando».