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Canelli, ricezioni canali Rai: dal Comune pressioni sulla tivù di stato ma il ripetitore dei Caffi è ancora spento

Le proteste dei residenti finite in una lettera del sindaco Paolo Lanzavecchia al Ministero dello Sviluppo Economico. Ma il ripetitore dei Caffi rimane spento: serve un numero di utenti troppo ristretto.

Sulle difficoltà nel ricevere i canali Rai segnalati in mattinata sul nostro sito da abbonati canellesi, ecco il chiarimento del Comune di Canelli. “Sono giunte negli ultimi giorni al protocollo dell’Ente segnalazioni riguardanti la mancanza del “segnale RAI” in alcune zone del territorio canellese. Abbiamo accertato che tale problema deriva da uno cambiamento di tecnologia di un ripetitore situato al di fuori del territorio di Canelli. L’Amministrazione Comunale è intervenuta presso il Ministero dello Sviluppo Economico per farsi carico della riattivazione del ripetitore posto al di fuori del territorio comunale. Ci comunicano i tecnici che verosimilmente nel tardo pomeriggio di oggi verrà riattivato il segnale. Potrebbe essere necessaria una risintonizzazione delle televisioni/decoder.”

Sul sito Sei di Canelli se… un utente posta questa notizia:  “Buongiorno a tutti. Ho appena sentito telefonicamente la comunità montana di Loazzolo sulla questione del ripetitore dei Caffi su UHF 51, ma sono purtroppo in alto mare causa il disinteresse a monte della RAI. Il motivo è presto detto: il bacino di utenza coperto è talmente esiguo da non essere importante per loro. Essendo questa interruzione di pubblico servizio, hanno assicurato che proveranno a insistere sull’iter per la riattivazione dell’impianto, ma se non vi è interesse da parte del comune di Canelli come minimo, non c’è speranza di tornare a ricevere i canali RAI se non attraverso il decoder Tivùsat con la parabola sui 13° est oppure via SmartTV con Raiplay.”

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