Cerca
Close this search box.
Il Parco Boncore di Canelli
Attualità

Canelli: rinvenute esche avvelenate per cani al Parco Boncore

La notizia si è diffusa lunedì sui social, scatenando subito una ridda di reazioni. A chi pensava ad una fake news altri hanno risposto con un chi va là zeppo di risentimento e preoccupazione

Esche avvelenate al Parco Boncore

Esche avvelenate al parco Boncore? La notizia si è diffusa lunedì sui social, scatenando subito una ridda di reazioni. A chi pensava ad una fake news altri hanno risposto con un chi va là zeppo di risentimento e preoccupazione. A dare l’allarme un giovane frequentatore dell’area verde a sud ovest della città. Oltre 12 mila metri quadri di prato, una pista per le sgambate, percorso ginnico e baby park all’interno dell’invaso di Santa Caterina. Dei trenta mila metri di quello che era stato, per decenni, uno spazio abbandonato dove crescevano indisturbati arbusti e rovi che celavano più d’una discarica a cielo aperto, nel 2012 il Comune ne acquista poco meno della metà.

Nella zona recintata per i cani

Ripulito dalla selva, da due anni tra le sue dotazioni c’è anche una superficie, recintata, dove portare i cani a sgranchirsi le zampe.
Proprio in questa porzione di parco sarebbero state avvistate le esche avvelenate. E subito è partito il tam-tam sul gruppo fb “Sei di Canelli se…”, con commenti indignati.

Nessuna denuncia per avvelenamento

Alla sede della Polizia Municipale, in via Roma, il comandante Diego Zoppini risponde che «nessuno, negli ultimi tempi, è venuto a denunciare avvelenamenti o situazioni di pericolo». Confermando che «la notizia è giunta anche a noi ma, ripeto, senza che vi siano state, fortunatamente, conseguenze». Sulle segnalazioni stanno indagando i Carabinieri Forestali della sezione di Canelli. Ancora Zoppini. «Sono stati proprio loro a informarci e coinvolgerci. Ovviamente, stiamo seguendo l’evolversi della situazione e invitiamo chiunque abbia sentore o la semplice impressione che stia accadendo qualcosa di strano di contattarci immediatamente».

Pericolo per i bambini

Il timore è che, qualora siano stati abbandonati, i micidiali bocconi possano finire nelle mani di qualche bambino frequentatore del parco giochi, anche se l’attività ludica causa la stagione fredda e il maltempo è alquanto rarefatta.
Non è la prima volta che potenti veleni uccidono animali domestici tra atroci sofferenze. L’ultimo episodio risale all’estate del 2018 quando nelle campagne tra Canelli, San Marzano e Moasca tre cani erano stati trovati morti con, accanto, resti di cibo infestato da topicidi. Il rituale, macabro, è il solito. Il quadrupede, di guardia nel cortile di casa chiuso da staccionate e siepi, era riverso a terra, agonizzante o già senza vita. Gli avvelenamenti, secondo quanto emerso, pare si verificassero nelle ore serali. Gli animali erano stati attirati da esche profumate che ne avrebbero inibito l’istinto ad abbaiare.

Il rito si ripete all’apertura della caccia e della stagione dei tartufi

Anche allora a lanciare l’allarme il web. Rito macabro che si ripete ogni anno nella stagione autunnale con l’inizio della caccia e, soprattutto, la cerca del tartufo.
Tra appassionati venatori e trifulao l’allerta è sempre massima, ma alcuni preziosi segugi e tabui nel tempo hanno dovuto fare i conti con queste esche disseminate nei gerbidi o al limitare delle tartufaie con esiti funesti.

Condividi:

Facebook
Twitter
WhatsApp

Le principali notizie di Asti e provincia direttamente su WhatsApp. Iscriviti al canale gratuito de La Nuova Provincia cliccando sul seguente link

Scopri inoltre:

Edizione digitale