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Attualità
Lutto

Canelli saluta Enzo Aliberti, il nonno-scrittore

Aveva 84 anni. Uomo dotato di grande garbo e signorilità, aveva ritratto nei suoi libri anche gli aspetti più nascosti della monferrinità che si annida sulle colline.

Se n’è andato con il garbo e la signorilità che lo contraddistingueva, senza clamori. Aveva 84 anni Enzo Aliberti, il nonno-scrittore del quale Canelli aveva apprezzato le sue composizioni, dalle poesie ai racconti. Lascia la moglie Carmen, il figlio ed i due cari nipoti.

Artigiano del ferro, come il padre del quale era rimasto orfano in tenera età, crebbe con la madre nel solco dell’impegno, del lavoro e del rispetto della persona. A Torino si diploma all’Istituto Avogradro come perito industriale e, nel 1971, si trasferisce nel capoluogo. Molto apprezzato per la sua competenza tecnica, è stato coautore del primo Manuale dei Serramenti metallici e collaboratore di riviste tecniche del settore. Ha svolto la sua professione in vari paesi del mondo e dopo 35 anni è tornato nella sua amata Canelli.

Nella narrativa Enzo Aliberti ha esordito nel 2005 con” Peperoni nella Rapa”, un libro di racconti di sapore monferrino che ha riscontrato immediato successo.

Nel 2008 è stata la volta di “La maledizione del Frate”, la saga di una famiglia canellese, un libro avvincente per la capacità dell’autore di mettere a confronto immagini e fatti, oltre il tempo e lo spazio.

Nel 2010 è uscito con “Tre bignole cento lire”, una raccolta di racconti “territoriali” come ama definirli lo stesso autore, pieni di ironia bonaria e di saggezza popolare. E nel 2014 “Gildo e il Biricoccolo” che, come la vita di ogni uomo, alterna leggerezza e spensieratezza a momenti drammatici dai quali però emergono valori fondamentali come l’amicizia, la dedizione e l’amore dei propri cari.

L’ultimo libro, “Tanto nessuno mi crederà”, è del 2017 ed è una vicenda di elfi in Valle Belbo in cui è coinvolto l’autore.

In dirittura d’arrivo Enzo Aliberti aveva “Ara… Ara… Ararat! (Noè era dei nostri)” realizzato con la collaborazione degli “agenti” dell’associazione culturale “Comics, Illustrations and Arts”. Verrà presentato postumo alla biblioteca “Monticone” dove più volte aveva coinvolto i ragazzi nelle lezioni de “Il nonno racconta”.

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