«Da quando hanno aperto il distributore automatico nel fine settimana non si riesce più a dormire – è stata la lamentela di un anziano – Gruppi di ragazzi fanno rumore fino a notte fonda».
«Non è assolutamente colpa del bar automatico che gestisco dal 2015 – tuona la titolare Raffaella Cappucciati – Così come non è mia la responsabilità dei casi di ubriachezza molesta noti a tutti e rilevati dalle forze dell’ordine: non vendiamo assolutamente alcolici ma caffè, bevande calde, acqua, bibite e snack».
L’analisi dell’intervistata è obiettiva e fondata sull’esperienza diretta: «La situazione di degrado è sempre esistita, ma recentemente è peggiorata – ammette Cappucciati – Per questo motivo, per garantire la sicurezza del locale, ho deciso di chiudere il bar ogni sera prima della mezzanotte, inclusi i weekend. Questa decisione è stata presa di mia iniziativa all’inizio dell’anno per evitare assembramenti di persone alterate dall’alcol acquistato in altri locali».