Quattro anni di lavori di ristrutturazione, uno di allestimento museale e sabato prossimo, alle 17, finalmente il Museo Mamma Margherita sarà di nuovo aperto al pubblico in tutta la sua interezza.
Un gioiello per turisti e pellegrini, nel cuore del paese che ha dato i natali alla madre di Don Bosco, nell’edificio che confina con il Municipio.
La prima “edizione” del museo era nata sull’onda dei raduni che si sono tenuti per alcuni anni, sempre a Capriglio, di tutti i discendenti che portano il cognome Occhiena, lo stesso di Margherita. Fra gli ideatori Maria e Massimino Occhiena, all’epoca anche amministratori locali. Poi, sotto l’amministrazione Barberis, il museo ha visto il suo ampliamento, distribuito su tre piani, sette stanze più il “crutin”, la cantina.
In mostra i banchi della scuola frequentata da Giovannino Bosco, utensili da cucina e da lavoro, mobili dell’epoca e poi una vasta collezione di fotografie che il presidente dell’Associazione Amici del Museo Mamma Margherita, Diego Occhiena, ha raccolto fra le famiglie caprigliesi per raccontare la storia di tutto il paese, accanto a quello della sua ava più conosciuta. Ad arricchire ulteriormente il museo, una collezione di abiti d’epoca regalata da Piera Tosco Nicola e i pannelli sulle erbe spontanee del posto curata dall’erborista Giovanna Peira. E poi la stanza dedicata ai due martiri caprigliesi: Suor Vera Occhiena trucidata in Mozambico nel 1984 e don Mario Caustico, fucilato dai tedeschi nel 1945.
Il nuovo allestimento che verrà inaugurato sabato alle 17, curato dall’architetto Marina Cappellino, presenta un’impostazione molto moderna riuscendo non solo a mantenere ma ad esaltare lo spirito di oggetti, foto e sacralità che contiene.
Le camere saranno divise per “temi” (scuola, cucina, battesimo, matrimonio, architettura del tempo) con una selezione di oggetti storici esposti. Tutto quello che rappresenta “magazzino” del museo, sarà fruibile grazie all’installazione di due totem digitali in cui sarà raccolto tutto il materiale raccolto finora e quello che arriverà in futuro.
Fra le “chicche” del museo, la collezione di ex voto dedicati a Mamma Margherita e Don Bosco, anche molto recenti, e la porta di ingresso originale alla casa in cui nacque e visse la madre del Santo.
All’ingresso, i visitatori sono accolti dalla grande statua di Mamma Margherita donata nel 2016 da Irma Occhiena, diretta discendente.
Già previste delle mostre tematiche temporanee lungo il corso dell’anno, sempre per “sfruttare” al meglio i circa 1800 pezzi che compongono l’intero catalogo del museo.
Nel suo piccolo, il museo ogni anno riceve migliaia di visitatori.
I lavori di restauro e riallestimento, costati complessivamente circa 120 mila euro, sono stati finanziati dal Comune di Capriglio, dalla Fondazione Crt e dal Gal Bma.