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Piazzetta Rapelli enne e parenti
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Capriglio, il Padre Costituente Rapelli da ieri ha la “sua piazza”

Il suo nome a poche decine di metri dalla casa in cui arrivò in fasce nel 1905. Rimase sempre legato a Capriglio e si fece seppellire nel cimitero del paese

Un omaggio alla memoria di un Padre Costituente che lavorò agli articoli che sovrintendono alle norme sul sindacato e che garantisce il diritto di sciopero ai lavoratori.

E’ quello che Capriglio ha fatto ieri all’onorevole Giuseppe Rapelli (1905-1977) con l’intitolazione di uno specchio della piazza sulla quale si affaccia la chiesetta della borgata, il peso e la sede della Società di Mutuo Soccorso.

Un luogo scelto non casualmente: a poche decine di metri si trova la casa in cui Rapelli, originario di Castelnuovo Don Bosco, è arrivato in fasce per essere dato in balia ad una donna, Felicita, che era diventata da poco madre di Matteo Agagliate (che sarebbe poi diventato un sacerdote salesiano docente alla Scuola Agraria di Lombriasco) e di lì a un anno avrebbe dato alla luce Maria Luigia Agagliate, in seguito storica maestra del paese e prima donna sindaco della Provincia di Asti. Lì nacque quell’amicizia con Capriglio e con i suoi fratelli di latte che avrebbe legato per sempre Rapelli tanto da chiedere di essere sepolto nel cimitero del piccolo paese.

Fra coloro che hanno accettato l’invito del sindaco Tiziana Gaeta e dell’amministrazione comunale di Capriglio ad assistere alla cerimonia di intitolazione, particolarmente gradita la presenza del dottor Paolo Mastrocola, alto funzionario della Prefettura di Asti che a Capriglio, circa 20 anni fa, ricoprì l’incarico di commissario prefettizio. Presenti anche il vice presidente regionale Fabio Carosso e l’europarlamentare Alessandro Panza che hanno sottolineato la vitalità dei piccoli comuni e l’importanza di non disperdere la memoria di luoghi e persone.

Presenti anche numerosi sindaci della zona e i comandanti della stazione carabinieri di Montafia e della Compagnia di Villanova.

Fra il pubblico erano presenti due cugini dell’onorevole Rapelli, Gianluigi e Sergio Omegna che insieme a Virginia Arato ben ricordano anche l’aspetto più intimo e famigliare di quello che per loro era semplicemente Giuseppe. Appositamente da Trieste sono giunti anche Giorgio Paolucci con la moglie Elena e  Tommaso; Paolucci è il cognato di Giovanni, figlio di Giuseppe, che insieme alla moglie Anna Laura Passera visse per circa 7 anni a Capriglio, nella casa che la storica maestra lasciò loro in eredità.

Prima della scopertura della targa segnaletica, è stato fatto un breve ritratto di chi fu l’onorevole Rapelli, Padre Costituente che, in seno alla Commissione dei 75 lavorò agli articoli sull’istituzione del sindacato e sul diritto di sciopero dei lavoratori. L’inizio di una lunga carriera politica terminata a metà degli Anni Settanta. La solida amicizia con la sorella di balia Maria Luigia Agagliate consentì a Capriglio di avere, prima di altri Comuni anche più grandi, strade asfaltate e acqua potabile nelle case.

La biografia completa di Giuseppe Rapelli e le principali indicazioni della sua vasta produzione di scritti e pubblicazione è stata rinviata ad un Quaderno pubblicato per l’occasione dalla Biblioteca Maria Luigia Agagliate curato da Daniela Peira in collaborazione con il presidente Diego Occhiena, in distribuzione al termine della cerimonia.

Cerimonia dedicata ad un Padre Costituente che non poteva concludersi in modo migliore con  la consegna, da parte di Gian Ariano e di Eraldo Gatto a nome del Lions Club di Castelnuovo Don Bosco Alto Monferrato di una copia della Costituzione e del tricolore ai neo diciottenni del paese: Chiara Bacco, Maddalena Banone, Francesca Bruni e Giovanni Garbarini.

(Nella foto di copertina il sindaco Tiziana Gaeta con i parenti di Rapelli e i neodiciottenni)

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