Decano emerito del collegio cardinalizio dal dicembre 2019 e Segretario di Stato emerito dal 2007, il cardinale Angelo Sodano aveva partecipato al conclave dell’aprile 2005 che aveva portato all’elezione di Papa Benedetto XVI.
Ordinato sacerdote nella Cattedrale di Asti il 23 settembre 1950, aveva cominciato il suo servizio alla Santa Sede alla fine degli anni Cinquanta.
Le origini
Angelo Sodano era nato ad Isola d’Asti il 23 novembre 1927 da Giovanni e Delfina Sodano, secondo di sei figli. Il padre, mancato poco prima del Concistoro nel quale il figlio era stato creato cardinale, era stato Deputato al Parlamento per tre legislature, dal 1948 al 1963.
Compiuti gli studi filosofici e teologici nel Seminario vescovile di Asti, li perfezionò a Roma ottenendo, poi, la Laurea in Teologia presso la Pontificia Università Gregoriana e quella in Diritto Canonico presso la Pontificia Università Lateranense.
Ordinato sacerdote nella Cattedrale di Asti il 23 settembre 1950, dedicò i primi anni di ministero all’insegnamento della Teologia Dogmatica nel Seminario diocesano ed all’apostolato fra la gioventù studentesca.
Nel 1959 fu chiamato al servizio della Santa Sede da parte dell’allora Sostituto della Segreteria di Stato, cardinale Angelo dell’Acqua.
Dopo aver frequentato i corsi della Pontificia Accademia Ecclesiastica, fu destinato, successivamente, alle Nunziature Apostoliche in Ecuador, Uruguay e Cile, quale Segretario di Nunziatura. Richiamato a Roma nel 1968, per un decennio prestò la sua opera nell’allora Consiglio per gli Affari Pubblici della Chiesa. Durante tale periodo, ebbe modo di visitare la Romania, l’Ungheria e la Germania Orientale, quale Membro di Missioni della Santa Sede presso quei Governi.
La nomina a Nunzio apostolico in Cile
Il 30 novembre 1977 Papa Paolo VI lo nominava Arcivescovo titolare di Nova di Cesare e Nunzio Apostolico in Cile. L’ordinazione episcopale gli fu conferita il 15 gennaio 1978 nella Collegiata di San Secondo ad Asti dal cardinale Antonio Samorè.
“In Cile – riportano dalla Sala Stampa vaticana – lavorò per più di dieci anni, visitando quasi tutte le diocesi e cooperando anche alla felice conclusione della mediazione pontificia fra Cile ed Argentina, per la soluzione pacifica della controversia sorta sulla sovranità dei due Stati, in alcune zone del territorio australe”.
Nel 1988 Papa Giovanni Paolo II lo chiamò ad assumere l’ufficio di Segretario dell’allora Consiglio per gli Affari Pubblici della Chiesa. Nel 1989, con l’entrata in vigore della Costituzione Apostolica Pastor Bonus, assunse, poi, il titolo di Segretario per i Rapporti con gli Stati. Particolari attenzioni dedicò anche alla Pontificia Commissione per la Russia, di cui fu presidente.
In forza del suo ufficio, rappreserò la Santa Sede in varie riunioni internazionali, soprattutto negli incontri dei Ministri degli Esteri della C.S.C.E. (Conferenza sulla Sicurezza e la Cooperazione in Europa), tenutisi a Vienna, Copenaghen, New York e Parigi.
La nomina a Segretario di Stato con Papa Giovanni Paolo II
Nel 1990 papa Giovanni Paolo II lo chiamò ad assumere l’Ufficio di Pro-Segretario di Stato, divenendo Segretario di Stato il 29 giugno 1991, una volta creato cardinale (anno in cui era stato nominato cittadino onorario di Asti). Nel 2002 era stato eletto Vice-Decano del Collegio Cardinalizio mentre nel 2005 il Santo Padre Benedetto XVI – che appena eletto Papa lo aveva riconfermato Segretario di Stato – ne aveva approvato l’elezione, fatta dai Cardinali dell’Ordine dei Vescovi, a Decano del Collegio Cardinalizio. Sempre Papa Benedetto XVI, nel 2006, aveva accettato le sue dimissioni dall’incarico di Segretario di Stato, mentre nel 2019 Papa Francesco aveva accettato la rinuncia dall’incarico di Decano del Collegio Cardinalizio.
Il cardinale Sodano aveva partecipato al conclave dell’aprile 2005 che aveva portato all’elezione di Papa Benedetto XVI.