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La caserma di Castello d’Annone centro di raccolta dei profughi in arrivo
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La caserma di Castello d’Annone centro di raccolta dei profughi in arrivo

L'idea è stata della Regione che deve fare i conti con i continui arrivi di richiedenti asilo e con la difficoltà crescente di trovare loro posti nelle strutture piemontesi. In particolare, da

L'idea è stata della Regione che deve fare i conti con i continui arrivi di richiedenti asilo e con la difficoltà crescente di trovare loro posti nelle strutture piemontesi. In particolare, da Settimo Torinese, dove è stato allestito l'hub piemontese di prima accoglienza, arrivano notizie di "tutto esaurito" con la necessità di trovare un'altra struttura di questo genere.

E la prima scelta è caduta sull'Astigiano, sull'ex caserma dell'Aeronautica di Castello d'Annone. La conferma della proposta arriva direttamente dal dottor Paolo Ponta, nel suo ruolo di Prefetto reggente, che ha ricevuto comunicazione dalla Regione e si è attivato per capire se si tratti di una soluzione percorribile. Proprio ieri, lunedì, si è tenuto un primo incontro informale in Prefettura con rappresentanti della Regione, il Comune di Asti e quello di Castello d'Annone oltre che della Croce Rossa. A quest'ultima, infatti, è intenzione affidare la gestione dell'hub, così come già è in atto a Settimo Torinese. A questo primo incontro seguirà a breve un sopralluogo nella grande area militare dismessa alle porte di Castello d'Annone per una verifica più prettamente tecnica.

La caserma di Annone negli ultimi dieci anni si è lentamente svuotata di uomini e mezzi sino alla chiusura definitiva avvenuta circa tre anni fa. La proprietà è ancora demaniale e su di essa l'ultima parola spetta al Ministero della Difesa di concerto con quello degli Interni. A pochi passi dal casello Asti Est, isolata dal centro abitato, in posizione baricentrica fra Torino e Alessandria e la sua buona efficienza in fatto di impianti e di struttura, ne fa una candidata ideale per ospitare poco meno di un centinaio di posti letto per profughi in arrivo dalle coste meridionali dell'Italia. Già strutturata con camerate attrezzate con servizi adeguati e spazi comuni, dovrebbero bastare pochissimi lavori per "rinfrescare" un po' i locali per essere pronta ad accogliere i disperati sollevando un po' la pressione sull'hub di Settimo.

Oltre alle camerate, poi, l'area militare dismessa, ancora perfettamente recintata, dispone di una palazzina Comando che può essere destinata ad uffici e volontari che si occuperanno dei profughi oltre agli hangar e ai depositi che possono ospitare i mezzi della Croce Rossa anche regionale. In un futuro più lontano, infatti, l'ex caserma aeronautica potrebbe proprio trasformarmi in uno dei magazzini più grandi della Regione per i mezzi militari in dotazione alla Croce Rossa. Oggi nell'Astigiano è già attivo un hub di prima accoglienza, Villa Quaglina, messa a disposizione dalla Curia di Asti e gestita dal Piam onlus; può accogliere una cinquantina di profughi ma anche questa struttura è satura, visto che le concessioni dei visti umanitari non vanno di pari passo con gli incalzanti arrivi dei rifugiati.

Daniela Peira

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