Questa mattina i rappresentanti dei gruppi consiliari di Uniti si può, Ambiente Asti ed Europa Verde – Verdi (che di recente hanno ufficializzato l’intenzione di lavorare coesi in un gruppo “di fatto”) hanno accompagnato la consigliera regionale di Alleanza Verdi e Sinistra Alice Ravinale lungo quello che sarà il tragitto del Collegamento Asti Sud Ovest una volta che l’opera verrà realizzata. Il sopralluogo con la consigliera ha toccato varie zone dei quartieri periferici dove, da ipotesi progettuali, passerebbe il tracciato giallo che dovrebbe essere approvato in Consiglio comunale entro poche settimane. Ancora tanti i dubbi sull’opera, ma sembra che l’amministrazione comunale, dopo una fase di stallo durata quasi un anno e mezzo, abbia deciso di dare un’accelerata all’iter amministrativo propedeutico per definire il tracciato finale.
Di recente il sindaco Rasero aveva annunciato l’intenzione di confrontarsi sul tragitto anche con la minoranza per eventualmente chiedere all’Anas, società a cui sarebbe affidata la progettazione dell’opera, di effettuare qualche modifica per limitare l’impatto su campi coltivati o su aziende presenti, in particolare allevamenti in corso Alba. La consigliera Ravinale, nel suo sopralluogo sul Caso, ha voluto vedere di persona dove potrebbe passare la mini tangenziale e ha parlato con chi potrebbe subire danni dalla costruzione dell’opera. A cominciare dall’allevatore Domenico Viarengo, titolare di Cascina Boba, che alleva bovini di razza piemontese. Il passaggio del Caso “spianerebbe”, infatti, fino al 70% dell’azienda obbligandolo a chiudere.
A Ravinale sono stati consegnati anche gli studi sui flussi di traffico aggiornati grazie alla collaborazione con l’architetto Carlo Ratti, urbanista astigiano e professore al MIT di Boston, nei quali si indica, una volta terminata l’infrastruttura, il passaggio di un massimo di 400 veicoli l’ora per senso di marcia e non i 3.000 stimati a suo tempo da altri enti. Secondo questi dati, dicono le forze di opposizione in Consiglio, il Caso sarebbe costoso e inutile. La consigliera regionale di Avs ha anche visto l’area delle casse di espansione e parlato con l’agricoltore Cesare Quaglia, una delle altre voci contrarie all’opera così come concepita.
Posizione già ribadita dalla Coldiretti di Asti che si era espressa sul tracciato giallo del Caso tramite la presidente Monica Monticone: «Il nostro non è un no contro tutto e contro soluzioni che alleggeriscano il traffico, ma non possiamo accettare un tracciato, come quello giallo, che vada a danneggiare i nostri agricoltori e la nostra agricoltura» aveva dichiarato Monticone.
Ma Alleanza Verdi e Sinistra non si fermerà in Consiglio regionale, dove Ravinale presenterà un’interrogazione, perché porterà il Caso in Parlamento tramite il deputato Marco Grimaldi.
[nella foto la consigliera Ravinale con l’allevatore Viarengo]