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Attualità
Botta e risposta

Caso Veneto in Consiglio comunale: il M5S chiede le scuse del sindaco e riaccende la querelle

Il gruppo pretende scuse ufficiali, ma il presidente dell’aula spiega che non c’è motivo che Rasero chieda scusa perché «era suo diritto chiedere una verifica»

Il caso della consigliera comunale di Asti Martina Veneto, in forza al Movimento 5 Stelle e al centro di una querelle scoppiata a causa delle numerose assenze in Consiglio, sembrava essere superato alcuni mesi fa dopo un confronto tra la stessa Veneto e il presidente dell’aula Walter Rizzo. Ma, evidentemente, si è trattato solo di una tregua.

In un comunicato stampa del gruppo consiliare Cinque Stelle, i pentastellati hanno chiesto al sindaco Maurizio Rasero le pubbliche scuse per aver «tuonato contro la consigliera comunale accusandola di aver disertato ingiustificatamente il Consiglio per diverse sedute».

«Non pago, sollevando una (finta) pubblica indignazione, – continuano dal gruppo – (Rasero ndr) dava mandato al Presidente del Consiglio comunale di fare immediata verifica ed istruttoria nei confronti della reproba consigliera ipotizzando la sua decadenza. Tuttavia, evidentemente troppo impegnato in altre faccende, si è poi dimenticato di notiziare il Consiglio comunale sull’esito della procedura. Ebbene, il presidente del Consiglio non ha avviato nessuna contestazione formale nei confronti della consigliera, avendo ritenuto plausibili le giustificazioni addotte. Evidentemente le assenze non erano ingiustificate come aveva dichiarato Rasero in maniera improvvida e fallace».

Una nuova presa di posizione del gruppo che, però, è giudicata dal presidente Rizzo come l’ennesima polemica «a dimostrazione che la campagna elettorale è già iniziata».

«Proprio non riesco a capire che tipo di scuse debba porgere il sindaco dal momento che ha esercitato un suo preciso diritto, chiedere una verifica sulle numerose assenze dalla consigliera Veneto. – replica Walter Rizzo – Ricordo che si tratta di assenze di cui la consigliera non si era preoccupata di giustificare in nessuno modo. Quindi, a febbraio, le ho chiesto un incontro per capire la sua posizione e, in maniera molto soft, senza montare su un caso in aula, ne abbiamo discusso e ho accettato le sue giustificazioni. Spiegazioni che ovviamente non possono rendere pubbliche, ma alla fine ci siamo lasciati senza polemiche, anzi le ho anche spedito una PEC nella quale le ricordavo i suoi impegni da eletta in Consiglio. Tutto qui. Ora, dopo due mesi, il M5S riaccende la querelle e non capisco per quale motivo, se non per fare l’ennesimo ingiustificato attacco al sindaco».

Dal momento che il comunicato stampa è firmato a nome del Gruppo M5S si evince che anche la consigliera Martina Veneto lo condivida. Quindi, o l’incontro con il presidente Walter Rizzo non è stato davvero risolutore o la consigliera pretende comunque delle scuse ufficiali. Il sindaco, interpellato a riguardo, non commenta.

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