«Purtroppo nel nostro piccolo Comune di campagna mancano i servizi essenziali, i mezzi di trasporto in primo luogo. Questi ragazzi, quindi, staranno per forza tutto il giorno in struttura o in giro per il paese e noi non avremo nulla da potergli offrire»: è la preoccupazione più ricorrente tra i cittadini. Proprio per venire incontro a questi interrogativi il sindaco Francesco Marengo (foto) ha voluto organizzare un incontro per raccogliere le perplessità e provare a dissipare i dubbi.
«Dalla riunione è emerso un documento che manderemo in Prefettura per chiedere un incontro, nel più breve tempo possibile, sulla questione. A oggi in Comune non è arrivata ancora alcuna comunicazione ufficiale riguardo all’apertura di un centro di accoglienza straordinaria per minori. Vorremmo avere quindi informazioni più dettagliate», spiega il primo cittadino che comprende i dubbi dei suoi concittadini anche alla luce del fatto che, in effetti, in paese sono partiti i lavori di restauro della struttura che dovrebbe accogliere i minori. «Sono dubbi legittimi dettati anche dalla mancanza di notizie in merito. Il nostro paese è veramente piccolo è poco servito. Oltre i trasporti, per esempio, non abbiamo una caserma dei carabinieri. Un collocamento in paese di questi ragazzi potrebbe non garantire quella necessaria integrazione che è auspicabile in questi casi», conclude Marengo.