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Finali di pesca al colpo

Castello di Annone, il cantante Drupi tra i pescatori delle gare nazionali in riva al Tanaro

In 40 hanno partecipato nei giorni scorsi alle finali delle gare di pesca sportiva

Le sponde del fiume Tanaro, alle spalle del centro di Annone, sono state protagoniste nei giorni scorsi delle gare nazionali di pesca sportiva. Nell’ultimo weekend di agosto si sono infatti svolte ad Annone e a Masio le ultime prove delle finali per il titolo di campione d’Italia di pesca al colpo per le categorie Master e Veterani 2021. Ad Annone hanno gareggiato 40 Veterani (dai 65 anni in su): le tecniche impiegate sono state la pesca dell’alborella con canne corte, e la pesca dei barbi. Frigeri Rodolfo “Rudy”, Amo Santarcangiolese Colmic, si è aggiudicato il titolo; al secondo posto Mauro Biondi, anch’egli del Amo Santarcangiolese Colmic; terzo posto per Riccardo Galigani del Minerva Rossoblu68 Team Bazza.

La due giorni di evento sportivo era molto attesa e non ha deluso le aspettative: «Il tempo ha graziato i partecipanti con una temperatura gradevole e il fiume ha retto al calo idrico; l’organizzazione è stata buona e l’accoglienza ottima», hanno commentato sulle sponde del fiume. E tra i pescatori in gara a Castello di Annone c’era una speciale presenza: il cantante Drupi, per gli amici semplicemente Giampiero, nativo di Pavia e che si avvicinò alla pesca da bambino, grazie allo zio che lo portava a pescare in barca sul Ticino. Un’importante occasione si è così vissuta lungo le sponde del Tanaro, oggi accoglienti grazie all’opera di pulizia realizzata nei mesi scorsi dall’associazione dei pescatori FIPSAS e ArciPesca di Asti. E grazie all’opera del Comune l’area è dotata di videosorveglianza e proseguono gli interventi per abbellire ulteriormente la zona, pregevole per le sue caratteristiche ambientali. «L’appuntamento ha raccolto buoni riscontri e ha rappresentato un’importante occasione sportiva e di visitatori per il territorio, grazie alle tante presenze registrate alla gara», sottolinea Claudio Bruno, vicepresidente della FIPSAS di Asti. Circa un chilometro di fiume, dal ponte in direzione di Rocca d’Arazzo allo sbarramento della centrale idroelettrica, è disponibile per la pesca: vi si trovano il pesce gatto, carpe, cavedani, barbi, alborelle; ma anche specie alloctone come i siluri, pesci predatori che hanno invaso le nostre zone.

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