Dai più piccoli ai più grandi, ha registrato una grande mobilitazione l’appuntamento con “Puliamo insieme!”, promosso e coordinato dalla Provincia di Asti e che a Castello di Annone si è sviluppato su un calendario di diverse giornate. L’anteprima con gli alunni delle classi quarta e quinta della scuola primaria “Balestreri”, accompagnati dalle maestre Loredana Ferrero e Silvia Zitti; quindi, la giornata di domenica, con un nutrito gruppo di volontari, ben 48, tra cui 16 bambini, che hanno raccolto circa 7 quintali di rifiuti abbandonati.
In particolare, domenica, i volontari, divisi in quattro squadre, hanno ripulito le zone di un tratto della Provinciale 39, l’area dell’argine del Lungotanaro, strada della Cascinetta, il tratto della Strada Regionale 10 all’interno del paese. I 7 quintali di rifiuti raccolti comprendevano un armadietto blindato, lavatrice , divano, minimoto, legname vario (porte e finestre), vetro, plastica e immondizia di vario genere. Gli alunni della scuola primaria (15 della classe quinta e 14 della classe quarta), accompagnati dagli adulti, hanno invece pulito la strada comunale che dalle scuole raggiunge frazione Monfallito e la strada comunale in direzione della frazione Poggio.
«Molti i bambini coinvolti nelle tre giornate: 45 piccoli paladini dell’ambiente hanno dato esempio concreto di impegno ecologico – sottolineano il sindaco Silvia Ferraris e l’amministrazione comunale – La manifestazione è stata anche un’occasione di integrazione: hanno infatti partecipato anche gli ospiti della Cooperativa Sociale Nuovi Orizzonti, gruppo appartamento Le Rondini e i profughi ospiti della Croce Rossa. Ringraziamo i bambini, le insegnanti e tutti i partecipanti, così come i volontari del gruppo comunale di protezione civile e dell’Associazione Nazionale Carabinieri».
L’amministrazione annonese ricorda l’importanza di un corretto conferimento dei rifiuti: «È importante prestare attenzione anche nella differenziazione dei rifiuti: in occasione di controlli periodici della plastica e della carta si sono riscontrate anomalie. Non si tratta solo di una questione di senso civico, ma anche di esborso economico, poiché oltre i limiti vengono applicate maggiorazioni per i costi di smaltimento».