Quella energetica è la battaglia principale delle amministrazioni locali che attraverso politiche varie tentano di contenerne i costi. Il Comune di Castelnuovo Belbo costituisce un esempio. «Una contrattazione passata prevedeva il pagamento della fornitura elettrica non in base ai consumi ma ad un costo forfetario per una potenza stimata di circa 35 kW.
Inoltre, non si teneva minimamente conto degli interventi di riqualificazione dell’illuminazione pubblica operati dall’Amministrazione negli ultimi anni, con riduzione della potenza installata a circa 10 kW – ci spiega il consigliere Tommaso Gavazza, ingegnere energetico – Il cuore dell’attività è stato l’analisi di tutte le bollette degli ultimi anni, grazie a cui è stato possibile riscontrare un’anomalia su due contatori (POD – Point of Delivery) intestati al Comune: i consumi mensili risultavano ricorrenti e non si apprezzava alcuna variazione tra gli anni 2020 e 2021».
Alla luce di quanto appurato e certificato dell’Energy Manager, la richiesta di risarcimento richiesta dal 2017 (e riconosciuta) è stata di 107 mila euro. «Questa notizia ci rende felici per via della riduzione immediata della spesa corrente di quasi 2.500 euro mensili in un momento di criticità finanziarie – afferma il sindaco Aldo Allineri – l’importo della bolletta passa da 3.800 a 1.250 euro».