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Castelnuovo Don Bosco, cerimonia dello “spadino” al termine della Messa di Natale

Inusuale cerimonia ieri in parrocchia per Corrado Conte, allievo della Scuola Navale Militare di Venezia

Messa della Vigilia con chiusura inedita ieri alla parrocchia di Sant’Andrea di Castelnuovo Don Bosco.

Nella splendida cornice della chiesa incastonata sul borgo alto ed antico del paese, dove sorge il fonte battesimale in cui venne battezzato San Giovanni Bosco e meta della visita di Papa Giovanni Paolo II nel 1988, si è tenuta la “cerimonia dello spadino” per Corrado Conte,  allievo castelnovese della Scuola Navale Militare “Francesco Morosini” di Venezia.

Corrado, 16 anni, da settembre frequenta la prestigiosa scuola di formazione dei futuri ufficiali della Marina Italiana e ha chiesto a don Livio, vice parroco di Castelnuovo Don Bosco, di celebrare la breve ma molto significativa cerimonia dello spadino che ogni allievo può far benedire la notte di Natale.

Così, a fine messa, Corrado Conte, indossando l’uniforme, si è portato all’altare insieme alla madre, la dottoressa Letizia Garbarini che lo ha accompagnato nella cerimonia, consegnando al figlio lo spadino e accompagnandolo nella recita delle formule previste per la benedizione impartita da don Livio.

Al termine la recita a memoria della preghiera del cadetto da parte di Corrado Conte che, alla Scuola Navale, sta frequentando il liceo classico.

Lo spadino rappresenta il segno di lealtà, fede, difesa del bene comune e indissolubile legame con il giovane allievo che ne diventava il custode e, simbolicamente, il custode stesso di questi valori.
Lo spadino trae origine da un’antica tradizione marinara: era un’arma corta impiegata dai giovani ufficiali che, a bordo delle unità navali, non potevano svolgere agilmente il loro servizio utilizzando la lunga sciabola tipica della fanteria; per essi, perciò, fu creata un’arma più corta (della misura di una daga ma con lama più snella, di dimensioni maggiori rispetto all’attuale spadino).
Nel prosieguo dei tempi lo spadino divenne sinonimo di “giovane” o “allievo” ufficiale diffondendosi come tradizione anche tra le altre Armi.
Dello spadino, si dice che colui (o colei) che lo estrae dal fodero, è legato sentimentalmente in maniera inscindibile all’allievo.
Da qui l’usanza di far sfoderare lo spadino la prima volta alla madre e, da quando le accademie e le scuole sono aperte al personale femminile, al padre.
Al Morosini lo spadino viene consegnato dall’anzianissimo al proprio pivolo durante una cerimonia tradizionalmente interna alla scuola e vissuta dai soli allievi.
La cerimonia, semplice nello stile ma piena di significato, mantiene fede alla tradizione dell’affiliazione accademica quale monito a seguire i valori fondanti di onestà, lealtà, professionalità, responsabilità, senso del dovere e spirito di sacrificio, riproponendoli quali costanti principi di riferimento.

Alla benedizione dello spadino che si è tenuta ieri sera per Corrado Conte erano presenti, oltre alla sua famiglia (i genitori Roberto e Letizia, la sorella Sofia e il fratello Filippo, nonna, zii e cugini), anche molti castelnovesi che hanno voluto assistere a questa cerimonia così inusuale e i tanti volontari dell’oratorio che Corrado lo conoscono bene essendo stato per molte estati uno degli animatori.

 

 

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