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Rallentamenti e difficoltà

Castelnuovo Don Bosco: “Contributi da Stato e Regione in ritardo: lavori pubblici a rischio”

A sottolinearlo è il sindaco Antonio Rago
I ritardi con i quali Stato e Regione erogano i contributi per le opere pubbliche stanno mettendo in seria difficoltà il Comune, che ha già dovuto, come non accadeva da moltissimi anni, richiedere alla Cassa di Risparmio di Asti, banca tesoriera, l’anticipazione di cassa, per poter portare avanti i lavori, non procrastinabili, di adeguamento sismico e messa in sicurezza della scuola statale d’infanzia G.B. Pescarmona, appaltati all’impresa Razzetti Costruzioni Generali di Santena, per un importo di 738 mila euro, oltre IVA, e quelli di consolidamento strutturale dell’edificio che ospita la scuola secondaria di primo grado San Giuseppe Cafasso affidati all’impresa Antonio Leanza per circa 150 mila euro.

Non avendo ulteriori disponibilità di cassa, da cinque mesi è stato dato il via ai lavori per la messa in sicurezza e potenziamento del ponte sul rio Barella in strada comunale della Gelosia, appaltati sei mesi fa all’impresa Artuso di Torino. L’importo complessivo dell’opera di 264 mila euro, incluse iva e spese tecniche, è finanziato con un contributo del Ministero dell’Interno, nell’ambito del Pnrr. L’intervento è stato progettato dall’ingegner Franco Cavagnino di Asti, in collaborazione con la geologa Annalisa Bove di Alba, e prevede la ricostruzione del ponte con l’allargamento della carreggiata di circa 2 metri. Ciò permetterà di deviare fuori dal centro storico il traffico dei mezzi pesanti che devono raggiungere l’area industriale del paese.

Fermi anche i lavori di messa in sicurezza dell’area di via Molas, per evitare il ripetersi di allagamenti nella zona del campo sportivo, mediante la realizzazione di una condotta interrata in cemento che raccolga le acque piovane convogliandole nel rio Traversola, così come quelli in frazione Morialdo, dove è prevista la sistemazione della strada che collega la borgata Cascine lunghe alla strada del Papa. Questi due interventi, dell’importo complessivo di 550 mila euro (finanziati per 350 mila euro dalla Regione e per 200 mila euro dal Ministero dell’Interno) sono stati appalti da un anno e mezzo all’impresa Creuma, la quale aveva nel contempo ceduto un ramo d’azienda, fatto che ha generato un complesso iter burocratico per concludere le procedure di aggiudicazione.

«Purtroppo – sottolinea il sindaco Antonio Rago – la nuova piattaforma ministeriale per rendicontare i lavori e ottenere così materialmente il versamento dei contributi spesso non funziona e ciò rallenta la realizzazione delle opere. Il Comune ha già dovuto ricorrere all’anticipazione di cassa per le opere nelle scuole che erano urgenti e non può indebitarsi ulteriormente». Come noto, i finanziamenti vengono erogati man mano al Comune in base alla rendicontazione degli stati di avanzamento dei lavori, certificati su un’apposita piattaforma on line, di complessa gestione. Il problema dei ritardi nell’erogazione dei contributi del Pnrr e su altri fondi è stato trattato in occasione della recente assemblea nazionale dell’Anci, tenutasi a Genova: i sindaci auspicano che il Governo, oltre a semplificare e rendere più funzionali le procedure, porti l’anticipazione dal 10 al 20%, in modo da facilitare l’attivazione dei cantieri in sospeso, non solo a Castelnuovo.

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