Il percorso parte dal santuario di Maria Ausiliatrice al Valdocco di Torino e conduce al Colle Don Bosco, proponendo tre alternative di percorso (per complessivi 165 km): il Cammino alto (della Superga-Crea, tocca la basilica di Superga e l’abbazia di Vezzolano), il Cammino medio (del lago di Arignano) ed il Cammino basso (di San Domenico Savio, tocca l’eremo dei Camaldolesi). Queste tre alternative ed altre due varianti, possono essere collegate a formare anelli di diversa lunghezza, che consentono agli escursionisti di conoscere ed apprezzare le bellezze storico-culturali, ambientali, paesaggistiche ed enogastronomiche dei territori interessati, dalla collina toccando 21 Comuni: Albugnano, Arignano, Baldissero, Buttigliera, Castelnuovo, Chieri, Cinzano, Gassino Torinese, Marentino, Mombello di Torino, Moncucco Torinese, Montaldo Torinese, Moriondo Torinese, Pavarolo, Pecetto, Pino d’Asti, Pino Torinese, Riva presso Chieri, San Mauro Torinese, Sciolze e Torino. L’itinerario escursionistico si connette alla rete romanica di collina (con l’apertura di 26 piccole chiese la prima domenica da aprile a ottobre) e alla rete dei musei diffusi (con i musei della civiltà contadina e missionario al Colle Don Bosco, e il museo del tessile a Chieri).
Il “Cammino di Don Bosco” è stato ideato e realizzato all’interno del progetto “Strade di colori e sapori”, che coinvolge la Città Metropolitana di Torino e che vede Chieri capofila. La città ebbe un ruolo fondamentale nella vita del più celebre santo, che vi trascorse l’adolescenza e gli anni della formazione, dal 1831 al 1841, lavorando come garzone e studiando al seminario di San Filippo Neri.