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Castelnuovo Don Bosco, dimissioni, surroghe e lettere anonime

A Carla Corso e Umberto Musso subentrano Piero Satta e Valentina Pezzutti, già assessora esterna

Si è ricomposto il plenum del consiglio comunale di Castelnuovo Don Bosco dopo le dimissioni dei consiglieri Carla Pozzo (minoranza) e Umberto Musso (maggioranza) presentate alla fine del 2021.
Sabato scorso è stato convocato il consiglio in seduta straordinaria per discuterne la surroga e all’unanimità è stato votato il subentro dei consiglieri Piero Satta (collegato telefonicamente) nelle fila dell’opposizione e di Valentina Pezzutti, già assessora esterna, nel gruppo di maggioranza.

Rammarico è stato espresso da Luciano Badolisani, capogruppo di minoranza, per le dimissioni della sua consigliera Carla Pozzo: «L’ho trovata una manifestazione di debolezza – ha detto durante la seduta – che esprime il rifiuto di accettare il confronto e il battersi fino allo scontro, ma rimanendo in campo. La scelta di collaborare con il sindaco, che Carla Pozzo non accetta, è stata condivisa dal nostro gruppo ed è una presa d’atto che il mondo è stato stravolto da due anni di pandemia e l’opposizione sterile non aveva molto senso in questo contesto. Mi dispiace perché Carla è una donna intelligente, lavora nella scuola e poteva dare un ottimo contributo in consiglio».

Badolisani ha anche riferito che questa scelta ha comportato una serie di attacchi personali, arrivati fino al ricevimento di una lettera anonima in cui lo si addita come traditore.

«Una serie di volgari insulti che non mi sconvolgono – ha ribadito il consigliere – per il lavoro che faccio (responsabile della Polizia Municipale a Buttigliera d’Asti, n.d.r.) ci sono abituato alle lettere anonime, ma in questo caso l’ho reputato un gesto vigliacco. Se il redattore della lettera aveva qualcosa da dire poteva farlo tranquillamente a viso aperto. La politica è confronto e spesso, questo lo dico anche ai miei colleghi consiglieri, è l’arte di accettare il compromesso».

Anche il sindaco Antonio Rago ha accolto con dispiacere il passo indietro fatto da Umberto Musso, in cui vedeva un probabile successore: «Le buone proposte sono state sempre ben accolte – ha dichiarato – da qualunque parte arrivassero, per cui sono lieto che anche l’opposizione partecipi costruttivamente all’amministrazione del paese. Sia ben chiaro che non abbiamo bisogno di stampelle perché la maggioranza è solida, ma nel limite dei rispettivi mandati degli elettori, siamo qui per amministrare il paese nel miglior modo possibile ed io personalmente sono sempre pronto ad accettare consigli e a valutare le idee di tutti. La virtù di un buon amministratore è saper ascoltare. Accetto le dimissioni di Musso anche se una sua considerazione mi ha fatto particolarmente male: l’accusa, cito la sua lettera di dimissioni, della “mancanza concreta di quella squadra che viene continuamente osannata e che manca completamente”. Con la nostra “squadra” in questi due anni in cui abbiamo dovuto affrontare la pandemia, abbiamo fatto tante cose, organizzato i vaccini, sostituito i medici che sono andati via o in pensione,  e soprattutto abbiamo ascoltato i bisogni dei cittadini. Evidentemente qualcuno non ha capito che lavoriamo tutti con lealtà per il bene di Castelnuovo».

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