Da Cafasso e da Magnone
Sono due i casi di positività al Covid-19 con cui improvvisamente la comunità di Castelnuovo Don Bosco si trova a fare i conti. Improvvisamente perché le notizie non sono arrivate dalle autorità sanitarie ma filtrate dalle comunicazioni ai dipendenti di due realtà aziendali del territorio che, anche se emesse ad uso interno, sono sbarcate velocemente sulle varie pagine e gruppi social della zona. Le aziende coinvolte sono la Serramenti Cafasso e il supermercato Magnone.
L’azienda di serramenti chiusa fino al 21
La direzione della Cafasso, venuta a conoscenza del caso di un dipendente risultato positivo al tampone, ha deciso di chiudere l’azienda fino al 21 marzo. Il lavoratore aveva partecipato ad alcuni cantieri esterni dell’azienda fino al 6 marzo e quindi, per precauzione, la Cafasso rispetterà la chiusura per i 14 giorni necessari a superare la finestra di sicurezza del periodo di incubazione del virus.
L’addetta vendite assente dall’8 marzo
Diverso è il caso del supermercato Magnone dove è un’addetta alle vendite, in servizio fino al 7 marzo, ad aver contratto il virus. Dalla comunicazione rivolta ai dipendenti si apprende che la collega ha riferito all’Asl tutte le persone con cui è entrata in contatto sul luogo di lavoro, come previsto dalle norme sanitarie di profilassi. La direzione del centro commerciale avrebbe inoltre attuato tutte le procedure previste dal protocollo ministeriale in materia di prevenzione della diffusione del Covid-19, invitando tutti gli addetti ad attenersi scrupolosamente alle prescrizioni in esso contenute. Sempre sui social ieri girava un video di una ditta di Castelnuovo specializzata in sanificazioni che eseguiva il lavoro proprio all’interno del supermercato.
Preoccupazioni della cittadinanza
Nonostante le precauzioni prese, però, che il supermercato sia rimasto aperto preoccupa la cittadinanza che si è rivolta al sindaco Antonio Rago per sapere se saranno presi provvedimenti più restrittivi.
Il primo cittadino, appreso che l’addetta del supermercato Magnone non risiede a Castelnuovo, non potendo per questo avere notizie dirette dalle autorità sanitarie, ieri (martedì) ha scritto al Servizio d’Igiene e Sanità Pubblica dell’Asl TO5, competente per territorio, per sapere quali siano le direttive da attuare in questo caso, considerato che nel centro commerciale c’è un notevole flusso settimanale di clienti e fornitori.
La replica pubblica del sindaco
«La popolazione è in allarme – scrive il sindaco Rago – spaventata e ha bisogno di risposte e come Sindaco ho il diritto di sapere, con un comunicazione ufficiale, quali provvedimenti siano stati presi o verranno adottati in merito».
Ribadendo che il sindaco non ha il potere di chiudere un punto vendita ma spetta alle autorità sanitarie verificare le condizioni dell’attività commerciale. Intanto stamattina (mercoledì), alcuni reparti di “fresco” erano chiusi alla vendita ma il supermercato era regolarmente aperto.
Carmela Pagnotta