«La scelta di introdurre la figura del presidente – spiega il sindaco Musso – è stata dettata da due ragioni: in primis per riconoscere il lavoro di chi durante la campagna elettorale si è impegnato per raggiungere un importante obiettivo, e poi per dare particolari responsabilità e spazio di governo ad altri, decentrando al massimo le funzioni, in un’ottica di crescita amministrativa collettiva e non individuale. Preciso inoltre che non si tratta di una poltrona pagata in più, perché l’indennità di presidente del consiglio viene finanziata con i fondi spettanti alla carica di vicesindaco, in quanto Stefania Caria ha rinunciato ai suoi compensi. Inoltre mentre la passata amministrazione, tra sindaco ed assessori, percepiva 5.009,40 euro lordi mensili, questa amministrazione conteggiando anche l’indennità di presidente del Consiglio percepirà la somma di 4.098,60 euro lordi mensili, con un risparmio di quasi mille euro al mese, pari a circa 12 mila euro annui, che saranno utilizzati per il funzionamento generale del Comune, in strade, arredo urbano, scuola».
Oltre all’elezione del Presidente del consiglio, nella stessa seduta è stato anche modificato lo Statuto per adeguarlo alle normative vigenti. «Infatti – sottolinea Musso – lo statuto comunale era stato approvato prima dell’entrata in vigore del testo unico degli enti locali e quindi molti articoli erano contro legge. È curioso che la minoranza si sia astenuta sulle modifiche allo statuto visto che si trattava di adeguamenti per rispettare la legge».