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Castelnuovo Don Bosco: in archivio con un bilancio positivo la corsa delle botti

Conclusi gli eventi legati a quella che si è confermata la più importante manifestazione locale
Con la grande festa delle borgate organizzata dal Cassinòt (foto), vincitore della corsa delle botti, si sono conclusi gli eventi legati a quella che si è confermata la più importante manifestazione castelnovese. L’undicesima edizione (la seconda dopo la pandemia) è stata arricchita da diverse iniziative collaterali, dalla “Butaj baby race” per i bambini al concorso per il miglior addobbo del borgo e il carro più suggestivo, vinto da Casòt. È stata anche riproposta la gara dei mangiatori di salciccia e bevitori di birra, vinta dalla Leja.

Novità di questa edizione è stata la presenza di due squadre interamente femminili (la seconda formazione di Cassinòt e Rivauta): nulla hanno potuto nelle batterie contro le più potenti compagini maschili, ma si sono difese con onore con tempi attorno ai 2 minuti, 30-40 secondi in più rispetto ai maschi. Per il prossimo anno, se nasceranno altri team femminili, potrebbe esserci una corsa loro riservata, magari con botti più piccole rispetto a quelle da 100 kg oggi utilizzate.

Sempre più curati e imponenti i carri allegorici portati in sfilata dalle borgate, ispirati ai temi più disparati: da quello di Casòt dedicato al circo con tanto di mangiafuoco e trampolieri ai due di Morialdo con un alveare e una gigantesca ape ricavata da una botte.

La manifestazione sta crescendo di anno in anno e ha ormai le carte in regola per entrare nel circuito nazionale delle corse delle botti, di cui fa già parte Nizza.

L’appuntamento è per il prossimo anno, quando i bianco-azzurri del Cassinòt tenteranno di vincere per la terza volta consecutiva la corsa e aggiudicarsi così definitivamente il trofeo.

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