Novità di questa edizione è stata la presenza di due squadre interamente femminili (la seconda formazione di Cassinòt e Rivauta): nulla hanno potuto nelle batterie contro le più potenti compagini maschili, ma si sono difese con onore con tempi attorno ai 2 minuti, 30-40 secondi in più rispetto ai maschi. Per il prossimo anno, se nasceranno altri team femminili, potrebbe esserci una corsa loro riservata, magari con botti più piccole rispetto a quelle da 100 kg oggi utilizzate.
Sempre più curati e imponenti i carri allegorici portati in sfilata dalle borgate, ispirati ai temi più disparati: da quello di Casòt dedicato al circo con tanto di mangiafuoco e trampolieri ai due di Morialdo con un alveare e una gigantesca ape ricavata da una botte.
La manifestazione sta crescendo di anno in anno e ha ormai le carte in regola per entrare nel circuito nazionale delle corse delle botti, di cui fa già parte Nizza.
L’appuntamento è per il prossimo anno, quando i bianco-azzurri del Cassinòt tenteranno di vincere per la terza volta consecutiva la corsa e aggiudicarsi così definitivamente il trofeo.