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Attualità
Inaugurazione

Castelnuovo Don Bosco: la casa di San Giuseppe Allamano trasformata in uno spazio espositivo multimediale

Ristrutturazione per celebrarne in modo degno la canonizzazione

Per celebrare la canonizzazione di San Giuseppe Allamano, la sua casa natale, dopo ingenti lavori di ristrutturazione, è stata trasformata in un innovativo spazio espositivo multimediale immersivo, capace di coinvolgere visitatori di ogni età e provenienza, che permette di conoscere sotto ogni aspetto la vita e la missione del fondatore dei Missionari e delle Missionarie della Consolata.

All’inaugurazione sono intervenuti il superiore della Regione Europa dei Missionari della Consolata, padre Gianni Treglia, il sindaco Umberto Musso, l’architetto Danile Manassero, progettista dei lavori, e la responsabile del progetto di allestimento Simona Borello della società Mediacor di Torino. Questi ultimi hanno illustrato le caratteristiche peculiari del nuovo allestimento sia a livello tecnico che narrativo.

Grazie a tecnologie avanzate e a una ricostruzione fedele, la casa permette ai visitatori di immergersi nella storia personale e nella vocazione missionaria del santo piemontese. La visita inizia al piano terra, nella stalla della casa, oggi trasformata in cappella, dove la voce narrante di San Giuseppe Allamano  (interpretata dal doppiatore Danilo Bruni) accoglie i visitatori; si  prosegue nella cucina, con una proiezione che ricostruisce la vita quotidiana di Castelnuovo a metà Ottocento. Al primo piano, la stanza dove nacque Giuseppe Allamano il 21 gennaio 1851 ospita una suggestiva proiezione che narra la storia della sua famiglia. Nella stanza adiacente, si esplorano le figure chiave della sua formazione, mentre un tavolo interattivo illustra il percorso educativo che lo condusse all’oratorio di Valdocco e al seminario diocesano di Torino. Il secondo piano risulta particolarmente suggestiva e coinvolgente la proiezione a pavimento che racconta l’incontro di Allamano con i santi castelnovesi Giuseppe Cafasso, Giovanni Bosco e Domenico Savio. Nella sala finale, un grande schermo illustra le tappe della fondazione dei Missionari e delle Missionarie della Consolata, mostrando immagini che spaziano dalle colline piemontesi alle savane africane, fino alle periferie urbane del Sud del mondo. L’allestimento, concepito per essere accessibile a tutti, prevede anche un virtual tour che consentirà di visitare la casa-museo a distanza. Tutti i contenuti saranno presto disponibili in più lingue, rendendo il percorso fruibile anche dai visitatori internazionali.

Il progetto, coordinato da Simona Borello e Paolo Pellegrini, ha coinvolto numerosi professionisti: i testi sono stati scritti da Anna Peiretti, le proiezioni curate da Luca Olivieri, mentre il progetto grafico è stato realizzato da Danilo Manassero. Le tecnologie multimediali sono state fornite da Acuson, le stampe realizzate da Eurocolor.

Giuseppe Allamano, nato a Castelnuovo il 21 gennaio 1851 e morto a Torino il 16 febbraio 1926, fondò nel 1901 l’Istituto missioni Consolata che avviò l’anno dopo le sue attività di apostolato con la partenza per il Kenia dei primi quattro missionari. Vista la necessità dalla presenza femminile nell’opera di apostolato, nel 1910, fondò la congregazione delle Suore missionarie della Consolata. Nel 1990 era stato beatificato da papa Giovanni Paolo II e il 20 ottobre 2024 canonizzato da papa Francesco.

 

                                                                                                                     

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