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Castelnuovo Don Bosco: la direzione didattica a casa Occhiena?

L’ipotesi dell’amministrazione comunale per l’impiego dell’edificio ricevuto in eredità

Ammonta a 625 mila euro, oltre alla casa in piazza Dante e ai terreni, l’eredità devoluta dalla professoressa Lidia Occhiena, per trent’anni preside della scuola media Cafasso, al Comune. Altri 625 mila euro sono andati alla parrocchia castelnovese.
Il lascito è subordinato alla condizione che l’immobile venga destinato ad asilo nido, a scuola di qualsiasi ordine e grado oppure a centro educativo giovanile, utilizzando le somme lasciate per l’adattamento del fabbricato.

Fin da quando la preside avevano manifestato l’intenzione di lasciare il caseggiato all’amministrazione comunale, l’allora sindaco Giorgio Musso aveva pensato al trasferimento della scuola materna. Ma con le attuali normative sulle caratteristiche edilizie degli edifici scolastici ciò non sarebbe più possibile. Inoltre sono in fase di completamento gli ingenti lavori di ristrutturazione del palazzo che ospita la scuola d’infanzia.

Pertanto il sindaco Antonio Rago stata valutando altre soluzioni, sempre nel rispetto delle disposizioni testamentarie. Le ipotesi che si stanno concretizzando sono quelle di trasferirvi la direzione didattica dell’Istituto comprensivo (attualmente a Cocconato) e la biblioteca civica Filipello, ubicata in un locale all’interno del palazzo comunale e che necessita di più ampi spazi per poter potenziare le proprie attività. Il parroco don Marco Cena intende destinare la somma ricevuta in parte per interventi urgenti di manutenzione straordinaria della chiesa parrocchiale dei Santi castelnovesi (il tetto era stato seriamente danneggiato dal nubifragio dell’agosto 2021), di varie chiese campestri e della canonica; un’altra parte del lascito sarà utilizzato per attività pastorali.

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