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Carente illuminazione

Castelnuovo Don Bosco: «Le gallerie non sono sicure». Si prepara una petizione

L’iniziativa avviata dalla comunità di Mondonio con richieste alla Provincia per la SP 17
Dopo che a fine gennaio è avvenuto un nuovo incidente stradale con l’investimento di un ciclista, rimasto gravemente ferito, la comunità di Mondonio ha attivato sulla piattaforma Change.org una raccolta di firme per una petizione rivolta alla Provincia, relativa alla sicurezza delle tre gallerie lungo la provinciale 17, dette di Ranello (lunga 90 metri), della Margherita (71 metri) e del Sarino (125 metri).

Da tempo sono state rilevate criticità riguardanti la sicurezza stradale, in particolare la carente illuminazione, la ridotta luminosità per l’assenza di pannelli laterali bianchi e lo sporcamento e danneggiamento delle pareti laterali non più dipinte di bianco, l’assenza di marciapiede o corsia ciclabile e di segnaletica riguardante pedoni e ciclisti.

Nella petizione viene richiesto di verificare se gli impianti di illuminazione delle tre gallerie soddisfino i requisiti illuminotecnici previsti dalla vigente normativa, sia di giorno che di notte e anche in caso di pioggia o nebbia che possono inficiare la visibilità. Inoltre, le condizioni di illuminazione devono essere garantite in entrata, in transito e all’uscita della galleria stradale, attraverso un bilanciamento accurato. Occorre garantire la corretta illuminazione anche nel caso di traffico conflittuale: ciò significa che i requisiti calcolati in base alle esigenze del traffico motorizzato devono assicurare condizioni di sicurezza e visibilità sufficienti anche agli altri utenti della strada (biciclette, ciclomotori, pedoni).

Considerato che sono in gioco non solo la viabilità e mobilità, ma anche la sicurezza e la vita degli utenti della strada, viene richiesto di adottare le misure più opportune per far fronte al problema segnalato, nonché lo studio di progetti e piani di mobilità sostenibile sulla tratta per collegare paesi e frazioni, che includano ad esempio percorsi pedonali e ciclabili e sistemi di trasporto innovativi.

Prima della costruzione delle gallerie, per raggiungere i territori di Mondonio (fino al 1929 Comune autonomo), Pino, Passerano e poi l’Astigiano occorreva oltrepassare le colline e scendere lungo l’antica strada per Piovà fra i boschi. A fine ‘800 il Genio civile di Asti incaricò il geometra castelnovese Aventino Musso di progettare i tre tunnel che furono scavati a mano e con la dinamite (che causò anche un morto, il fratello di Domenico Savio) e rivestiti internamente con paramano in mattoni laterizi; intorno al 1990 due di queste gallerie furono inopinatamente intonacate con cemento per il loro consolidamento.

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