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Castelnuovo Don Bosco: Matteo Pavone agguanta il record del mondo trainando tre aerei camminando sulle mani

E’ ancora festa all’aviosueperficie dell’ICP per l’impresa di P1vons. Ha provato a superare il suo stsso record mezz’ora dopo ma non ci è riuscito

Se già è difficile fare una verticale perfetta, immaginate di doverla mantenere per alcuni minuti mentre camminate sulle mani. Roba da equilibristi? Uno scherzo se si pensa che Matteo Pavone, chierese, oggi da questa posizione si è agganciato anche tre aerei (con tanto di pilota e passeggero) e li ha trascinati per cinque metri.

Record mondiale agguantato e certificato dal giudice Lorenzo Veltri che ha seguito da vicino sia le fasi preparazione che quello della prova vera e propria.

Tanto il pubblico che, incurante del sole cocente, si è radunato all’Icp di Castelnuovo Don Bosco (azienda produttrice di ultraleggeri) per seguire da vicino l’impresa di “P1vons”, classe 1993, ex rugbysta.

E’ il terzo record che raggiunge con la tecnica del trascinamento dalla posizione della verticale con camminata sulle mani; prima degli aerei aveva trascinato un carro attrezzi con un’auto agganciata e poi un Hummer.

Oggi a Castelnuovo Don Bosco è riuscito a far muovere per almeno 5 metri tre ultraleggeri Savannah, prodotti dalla Icp che avevano a bordo un equipaggio che rappresentava la zavorra umana per far raggiungere il peso di almeno 500 chili per ogni velivolo. Per un totale di 1500 kg.

Super concentrato, super allenato, super motivato, Matteo Pavone non ha scelto a caso la data di oggi per tentare il suo nuovo record: fra il pubblico una piccola e biondissima spettatrice, Camilla, sua figlia in braccio alla moglie Martina. Oggi è il compleanno di Camilla e il papà ha deciso di legare la data alla sua nuova impresa.

Legati da robuste cinghie, i tre ultraleggeri sono stati allineati e Matteo ha agganciato il moschetto del primo aereo all’imbragatura indossata, ha infilato un paio di guanti per resistere al calore emanato dal piazzale asfaltato, si è alzato in verticale e ha dato spettacolo.

Cinque metri, tensione perfetta delle cinghie e gesto atletico straordinario: record meritatissimo al primo tentativo, annunciato direttamente dal giudice Veltri sul posto.

Poi l’asticella si è alzata e Matteo ha voluto provare di superare il suo stesso record nel giro di mezz’ora. Ha fatto agganciare un quarto ultraleggero e ha provato a tirare questi 500 chili aggiuntivi. Aveva a disposizione tre tentativi. Il primo sembrava cosa fatta perchè li ha tirati per cinque metri ma il record è stato annullato dal giudice perchè per qualche metro non erano tutti e quattro in movimento in contemporanea. Al secondo tentativo ha mollato a pochi centimetri dall’obiettivo perchè c’era qualche piccolo avallamento che “tirava indietro” il convoglio aereo. Il terzo tentativo è stato fatto con tutta la stanchezza addosso delle prove precedenti, una contrattura e una temperatura impossibile. Dopo qualche metro è stato lo stesso Pavone a cedere e crollare a terra. Non importa. Il primo record è lì scolpito e a consolarlo dei tentativi falliti per il secondo ci ha pensato Camilla che lo ha raggiunto, abbracciato e con i suoi due anni giusti giusti ha saputo far ritrovare il sorriso al papà.

(Fotoservizio Billi – Video Giovanni Garbarini)

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