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Castelnuovo Don Bosco: Seglie in una mostra a 50 anni dalla morte

La sua prima esposizione personale ebbe luogo ad Asti nel 1974
Mario Angelo Saini, dopo l’esposizione tenutasi nel 2017 nel palazzo comunale di Cerreto, intende organizzare una nuova grande mostra dedicata a Sergio Seglie (1913-1974), nel cinquantenario della morte, e invita chi possedesse suoi dipinti e disegni a concederli in prestito per l’evento. Seglie era nato a Torino, ma giovanissimo si trasferì con i genitori a Castelnuovo; trascorse la vita sulla carrozzella a causa della poliomielite che contrasse a due anni.

«L’impegno nello studio e la frequentazione dell’ambiente artistico torinese – sottolinea Saini – gli hanno consentito di diventare un pittore stimato e un ottimo insegnante. Cominciò da ragazzo a cimentarsi nel disegno e a sperimentare con i colori, avendo un occhio rivolto agli impressionisti e (come si può vedere nei soggetti marini e nelle nature morte in mostra), alle stilizzazioni che resero celebre De Pisis. Mise in pratica anche la tecnica divisionista, soprattutto nel paesaggio. Trascorse gli ultimi anni della sua vita a Sanremo, a contatto con il mare che ispirò il suo estro e schiarì la tavolozza».

La sua prima esposizione personale ebbe luogo ad Asti nel 1974; seguirono decine e decine di mostre che fecero di Seglie un artista noto in Piemonte e nella Riviera ligure di Ponente. Dopo la morte nel 1954 del padre Giuseppe, appassionato di ricerche linguistiche, ne raccolse il corposo materiale, frutto di decenni di frequentazioni torinesi e castelnovesi, e con il cugino Gianfranco Gribaudo avviò nel 1972 la pubblicazione dei quattro volumi del “Dissionari piemontèis”. Il Comune di Castelnuovo intitolò a Seglie una via.

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